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Noi, le amiche di Sandra

Il 2 ottobre il Santo Padre Papa Francesco ha riconosciuto con un decreto il miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Sandra Sabattini ovvero la nostra cara amica.
Noi che abbiamo vissuto con lei gli anni della nostra giovinezza all’interno della comunità Papa Giovanni XXIII abbiamo accolto con immensa gratitudine questa bella notizia che ha riempito di gioia i nostri cuori. La beatificazione di Sandra è una grazia grande che viene da Dio.

Sandra beata!!! È anche la conferma che tutto il nostro operare di questi anni per farla conoscere non è stato vano. Ora ci attende ancora più impegno affinché la nostra gioia sia condivisa veramente da tutti, perché Sandra ha tanto da donare. Conoscere la sua spiritualità aiuta le persone ad avvicinarsi a Dio, a ritrovare speranza, a vivere con pienezza. Una Santa giovane, che parla ai giovani, ma non solo: è proprio per tutti, perché in lei riscopriamo l’aspetto di Gesù che si fa carne nei fratelli che quotidianamente incontriamo. E a noi, sue amiche della prima ora, piace pensare che Sandra dal Cielo esulti di gioia e continui a correre per rispondere a tutte le richieste di preghiera che stanno arrivando da ogni parte per affidarsi alla sua intercessione, anche grazie al gruppo di Facebook “Amici di Sandra”.
Abbiamo chiesto l’aiuto anche alle Case di Preghiera della comunità Papa Giovanni e alle sorelle Clarisse di Rimini che, con le mani sempre alzate al Cielo, possano accompagnare le tante richieste a Dio Padre tramite l’intercessione a Sandra.

Ma cosa significa per noi questa amicizia viva e vivificante con una beata che va oltre i confini terreni e perdura nonostante lo scorrere del tempo?
Sandra, che sapeva richiamarci nella correzione fraterna e sapeva creare comunione, in tutti questi anni ha continuato a tenerci unite, nonostante le diverse strade intraprese e le nostre diversità. E questo è molto bello perché grazie a lei, siamo attirati a Lui. È come se Sandra abbia molto a cuore la nostra vita anche dal cielo.
Ogni volta che facciamo una testimonianza è come se si rinnovasse in noi quella gioia ed energia vissuta nella nostra giovinezza, è rivivere il dono dell’amicizia pura vissuta con lei e fra di noi, è ripensare all’esperienza e al coinvolgimento nelle attività della comunità Papa Giovanni XXIII, è ritornare alle radici della nostra storia, agli esordi della comunità, quando ci si conosceva quasi tutti. E ci tornano in mente le giornate di ritiro guidate da don Oreste Benzi, vissute nel silenzio e nella preghiera insieme a Sandra, dalle suore di clausura a Verucchio in agosto o i campeggi e le settimane bianche ad Alba di Canazei, le corse in bicicletta per incontrare i poveri a domicilio, le giornate in comunità terapeutica dove lei offriva il suo tempo… Tanti bellissimi ricordi.

Essere amica di Sandra è prima di tutto vivere nella gratitudine a Dio e alla comunità per tutti i doni ricevuti. E il dono dell’amicizia e della fraternità è sicuramente stato importante per tutte noi!
Questo aspetto lo abbiamo vissuto con molta intensità prima nel gruppo dei ‘pre-jù’ poi nel nostro primo nucleo. Essere ragazze della stessa età ci ha aiutato a mantenere la nostra identità. La condivisione di vita con Sandra e all’interno della comunità è stata un’esperienza bella, profonda, ricca per tutte.

Poi l’incidente: la sua morte ha lasciato un segno, un’impronta incancellabile.
All’inizio eravamo tanto turbate, eravamo ragazze e non capivamo. Era difficile parlare di Sandra e, quando don Oreste ci invitava a farlo, era molto faticoso. Poi in tutto questo tempo, pian piano è cresciuta la consapevolezza della sua santità, molti ci hanno chiamato nelle parrocchie e in questi ultimi anni tanti gruppi arrivano a Rimini per vivere una breve esperienza di condivisione della Comunità Papa Giovanni con i poveri chiedendo di conoscere Sandra. Raccontare di lei, dei suoi doni, della sua capacità ad entrare in relazione con tutti, ci ha permesso di superare gradualmente la nostra timidezza e le difficoltà che inizialmente sentivamo. E la cosa bella è che nel ricordare la sua figura è come se lei continuasse a trasmetterci quella gioia e forza che le venivano dalla sua unione con Dio. Alla fine sentiamo che, nell’incontro con chi ci ascolta, siamo noi ad aver ricevuto più di quanto abbiamo donato attraverso la nostra testimonianza e i nostri ricordi. E in tanti ci chiamano da varie parti d’Italia.

Quest’anno siamo state coinvolte nell’esperienza del Meeting, con la presentazione della mostra curata dalla teologa Laila Lucci su Sandra, dal titolo “Non è mia questa vita”. Siamo partite incerte non sapevamo se saremmo riuscite a garantire tutti i turni delle visite guidate che la mostra richiedeva. Poi è stato bellissimo perché man mano che chiedevamo alle parrocchie e agli amici di venirci in aiuto, abbiamo trovato tanta disponibilità inaspettata. Sandra non ci ha abbandonate. Le visite sono state tantissime, ne abbiamo contate più di 7500 ed è stata un’occasione ricca, fortificante…

Non dimentichiamo però l’aspetto di Sandra che più è importante: la sua relazione con Dio, il suo animo contemplativo…
E così da un paio di anni abbiamo iniziato a pregare a San Girolamo con il rosario insieme ai parrocchiani: le frasi di Sandra accompagnano i misteri luminosi il primo giovedì di ogni mese nella cripta, luogo tanto caro a Sandra dove fin da piccola si recava ogni giorno per stare in raccoglimento con Gesù. Ed ora il nostro desiderio è che tutta la Chiesa riminese, ciascuno nella propria parrocchia, possa vivere tempi di preghiera in compagnia di Sandra. Per renderlo possibile stiamo preparando varie tracce con le sue meditazioni per organizzare momenti di adorazione e di riflessione con la sua spiritualità. Inoltre c’è la possibilità di richiedere di allestire le mostre itineranti che sono a disposizione.

Come amiche di Sandra sentiamo la grande responsabilità di farla conoscere perché Sandra non appartiene solo a noi, ma è un dono per tutti. Quando ci si accorge di aver ricevuto un bel regalo, si comprende anche l’importanza di condividerlo perché anche altri ne possano beneficiare. E Sandra continua a fare del bene. Per raggiungere anche i più piccoli, è in cantiere un libro illustrato che aiuterà a comprendere che tutti possiamo essere amici di Gesù come lo è stata Sandra.

Oggi essere amica di Sandra vuol dire continuare a vivere con quella freschezza, entusiasmo, semplicità, umiltà, allegria che lei sapeva trasmettere nelle relazioni. È credere nella Provvidenza divina che aggiusta tutto, senza adagiarci nelle sicurezze del nostro stile di vita.
È credere nella fraternità, nell’amore vicendevole, nella correzione fraterna.
È scegliere quei poveri che il Signore ci fa incontrare nella quotidianità, nella nostra famiglia, nel lavoro, in parrocchia, senza fare grandi cose, ma vivendo con fedeltà le piccole scelte di ogni giorno.
Sandra ci richiama alla santità spicciola, poco appariscente, la ‘santità della porta accanto’ come Papa Francesco ci ricorda nella sua lettera apostolica Gaudete et exultate.

Le amiche di Sandra (Daniela Tonelli, Geppi Santamato, Mariagrazia Giorgini, Angela Balducci, Reginella Piscaglia, Daniela Santini, Antonella Del Zoppo)