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L’acqua zampilla ma basta sprechi

Acqua, anche l’erogazione cambia. E la Casina continuerà a zampillare chiara, fresca e limpida ma questa volta a pagamento. La “Casina dell’Acqua” di piazzale Risorgimento, all’ingresso del paese, dal 9 luglio cambia modalità: dopo 5 anni offerta gratuitamente, l’acqua naturale avrà un costo di 0,03 centesimi al litro. E dato che l’erogatore non prevede il resto, gli utenti potranno utilizzare la chiavetta magnetica già in uso e una scheda magnetica che Adriatica Acqua metterà in vendita presso la Tabaccheria Edicola Sapigni.
La decisione era nell’aria da mesi. Villa Verucchio era rimasta una zona franca e con un enorme utilizzo di acqua. Inaugurata nel maggio 2013, solo nel 2017 la casina ha erogato 344.000 lt di acqua naturale e 116.000 di gassata, quest’ultima al costo di 0,05 al lt. In media 1.264 litri al giorno con un risparmio per i cittadini rispetto all’acquisto di acque minerali in PET da 1,5 lt di 467.712 euro. “Verucchio, insieme a Santarcangelo e alla Casina di via Euterpe a Rimini, è tra le Casine che lavorano di più. – ammette Alberto Sebastiani di Adriatica Acqua – Da un paio di anni non rientravano più dai costi, anche le utenze sono a nostro carico. Inoltre, era necessario dare un segnale: calmierare lo spreco, ad esempio il lavaggio delle bottiglie o l’erogazione di un numero superiore di litri rispetto al consentito”.
Attualmente Adriatica Acqua gestisce 18 Casine dell’Acqua sulla provincia di Rimini (dalla Valconca a San Vito), più quella in territorio sammarinese di Acquaviva. Una novantina quelle gestite in Regione, ma la società si spinge anche nelle Marche, a Positano e in Veneto.
Oltre ad un piccolo incasso (al consumo attuale, circa 7.500 euro), si prevede una diminuzione di consumo, mentre le percentuali di liscia e gassata dovrebbero assestarsi sul 50%. “L’acqua naturale costerà ancora molto meno rispetto alla media. – aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Dolci che ha seguito la trattativa insieme al sindaco Stefania Sabba – Inoltre, è bene dare un segnale contro lo spreco di un bene pubblico come l’acqua”.
Dall’accordo tra Comune malatestiano e Adriatica Acqua scaturiscono anche altre fresche novità: il contratto di gestione della Casina è stato accorciato di 1 anno (fino al 2021) mentre compariranno due erogatori targati Adriatica Acqua, uno in Comune e l’altro in Biblioteca. Dissetarsi sarà sempre più facile.

Paolo Guiducci