Home Spettacoli La stagione? E’ quella del Galli

La stagione? E’ quella del Galli

Per abitudine viene ancora spontaneo parlare del Novelli. Invece la stagione di prosa che sta per iniziare si terrà per la prima volta nel rinato Teatro Galli (foto Gallini) . Il cartellone è ricco, ma certamente le aspettative sono accresciute dal desiderio di sperimentare la nuova sede. S’inaugura naturalmente in musica, martedì 30, con La parola canta: uno spettacolo che ha per protagonisti i due fratelli Servillo, Peppe e Toni, accompagnati dal Solis String Quartet. La serata fa parte del turno D, che mantiene la vecchia denominazione Altri percorsi perché, nonostante la sala teatrale sia nuova, la scansione dei turni è rimasta immutata.

Il cartellone principale – quello tradizionalmente suddiviso nelle serate A, B, C – si apre il 6 novembre (repliche il 7 e 8) con una novità: The Deep Blue Sea di Terence Rattigan interpretato da Luisa Ranieri, diretta dal marito Luca Zingaretti. Il 18 dicembre Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, tornati a lavorare insieme, presentano Non mi hai più detto ti amo. Si passa poi (15 gennaio) a Confidenze fatali, un thriller di Mario Diament – tradotto e adattato per il palcoscenico da Andée Ruth Shammah, anche regista dello spettacolo – affidato a Gioele Dix e Laura Marinoni. Un classico di Pirandello come Il berretto a sonagli vedrà impegnati, il 29, Sebastiano Lo Monaco, anche in veste di regista, e Marina Biondi, mentre venerdì 8 febbraio tocca a Fronte del porto: adattamento teatrale dal celebre film, realizzato da Alessandro Gassmann, che si avvale dell’interpretazione di Daniele Russo. Il 14 marzo Umberto Orsini sarà protagonista, insieme a Lucia Lavia, del Costruttore Solness, visionario testo di Ibsen, per la regia di Alessandro Serra. Chiudono questo turno, il 19 marzo, Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio con Dracula, trasposizione teatrale del grande romanzo gotico di Bram Stoker.

Dopo l’esordio affidato ai fratelli Servillo, il turno D prosegue con altri appuntamenti di carattere musicale: il 13 novembre un balletto di Monica Casadei, con la Compagnia Artemis, che ha per titolo Il barbiere di Siviglia. Il 19 gennaio Maria Callas / Master Class, la pièce di Terence McNally tradotta da Rossella Falk, sarà interpretata da Mascia Musy, con la regia di un’ottima specialista in campo vocale, il soprano Stefania Bonfadelli. Il 24 Marina Massironi e Alessandra Faiella propongono Rosalyn di Edoardo Erba, diretto da Serena Sinigaglia. Il 5 febbraio torna in scena Marco Paolini, insieme a Francesco Niccolini, per Nel tempo degli dei. Il calzolaio di Ulisse, riflessione sull’eroe mitologico trasferita al nostro tempo. Sarà Pierpaolo Sepe a dirigere, mercoledì 27, le attrici napoletane Isa Danieli e Giuliana De Sio, nei panni di due sorelle nubili, protagoniste delle Signorine. Questo turno si chiude con un adattamento cinematografico del film di Pupi Avati, Regalo di Natale, affidato a Gigio Alberti e Filippo Dini.

Per Tracce di contemporaneo, l’altro segmento, e cambiando radicalmente segno, si transita invece al Teatro degli Atti. Comincia la Valdoca, il 20 novembre, con Porpora. Rito sonoro per cielo e terra; segue il 9 dicembre Teatropersona con L’ombra della sera, ispirato alla vita e all’opera dello scultore Alberto Giacometti. Il 17 febbraio tocca al siciliano Davide Enia proporre il suo L’abisso, di cui è anche autore, e che prende le mosse dagli sbarchi di Lampedusa. Dopo Overload di Teatrosotterraneo (il 22), Maria Grazia Sughi e Michela Atzeni interpreteranno, il 3 marzo, Urania d’agosto di Lucia Calamaro, una delle più interessanti drammaturghe di oggi. Chiude questa tranche di programmazione, il 19 (con replica il 20 e 21, perché lo spettacolo è solo per trenta spettatori) Sicilia, un percorso alla ricerca delle proprie radici di Clyde Chabot.

Ma il cartellone non si esaurisce qui. Da segnalare almeno Puppenstadt. La commedia del terrore di Terezin, uno spettacolo di Korekané per il “giorno della memoria” (26 gennaio); e il 15 febbraio Trascendi e sali, ultimo lavoro di Alessandro Bergonzoni. C’è spazio, infine, anche per qualcosa di leggero come Kiss Me, Kate, il celeberrimo musical di Cole Porter proposto il 12 gennaio dalla Compagnia Corrado Abbati.