Home Sport Se la solidarietà è sottoforma di un pallone

Se la solidarietà è sottoforma di un pallone

TORCONCA
Regalare un momento di serenità e svago a chi, in questi mesi, sta vivendo una vita fatta di lacrime e preghiere. Tra scosse e clima infernale. Tra disperazione e speranza. L’idea è venuta ai dirigenti del Torconca calcio e all’Associazione Consult Sport: invitare al torneo “Regins Pasqua Football Cup”, in programma da venerdì 14 a lunedì 17 aprile, a Cattolica, una squadra di calcio del settore giovanile del comune di Amatrice colpito prima da un terribile terremoto e poi da una nevicata storica.
“In questi ultimi mesi – spiega Enrico Giovanetti, anima della società biancazzurra – stiamo assistendo a una serie di eventi catastrofici che ci hanno lasciato un profondo senso di inquitudine. Non passa giorno che in televisione o sui giornali non si parli di distruzione, morte e disperazione. Fatti che ci sembrano lontani, ma che in realtà si stanno consumando a poche centinaia di chilometri dalle nostre case. Purtroppo la morte non guarda la Carta d’Identità: bambini, giovani, adulti e anziani sono tutti uguali per lei. E quando la signora con la falce non passa, rimane il dolore dei più piccoli, dei più indifesi. Ecco, ci siamo domandati che cosa potessimo fare per loro, e siamo giunti a questa idea della quale abbiamo informato anche il nostro sindaco, Mariano Gennari. Sindaco al quale dobbiamo dire davvero un enorme grazie perché ha capito subito il vero obiettivo del progetto e si è immediatamente attivato dandoci la sua piena disponibilità”.
L’idea è nata in modo molto semplice e ha trovato subito tutti d’accordo.
“Ogni anno come Torconca e Consult Sport organizziamo, a Pasqua, un torneo di calcio che nella passata edizione ha visto al via ben 130 squadre. La nostra idea è quella di ospitare gratuitamente una formazione di calcio giovanile del Comune di Amatrice: diciotto giocatori e quattro dirigenti. L’obiettivo è quello di poter regalare loro qualche giorno di spensieratezza, sport e divertimento. Abbiamo chiesto al nostro sindaco di mettersi in contatto con il suo collega, Sergio Pirozzi, che tra le altre cose è un allenatore di calcio e uomo di sport, per riuscire a mettere in pratica questo progetto. Crediamo fortemente che lo sport possa lenire ferite che difficilmente si rimargineranno, ma che almeno possano provocare sempre meno dolore”.

Francesco Barone