Home Sport “La mia Battistelli è la favola più bella del nostro volley”

“La mia Battistelli è la favola più bella del nostro volley”

Lo chiamano il miracolo (sportivo) della pallavolo femminile. E forse hanno anche ragione. Perché quello che sta facendo la Battistelli Consolini è qualcosa di davvero straordinario. Non solo perché queste splendide ragazze sono state capaci di portarsi dietro un intero paese come San Giovanni in Marignano, ma perché sono riuscite a vincere una storica Coppa Italia di A2 e ora lottano con le unghie e con i denti per un posto che possa affacciarsi sull’A1. Pensare che quest’estate, dopo aver centrato la salvezza alla sua prima esperienza in A2, la Battistelli ha rischiato di non iscriversi al campionato. Del resto l’esborso economico non è indifferente. Invece, per fortuna, con grandi sacrifici, il via libera è arrivato e con esso grandi soddisfazioni. Artefice e timoniere di tale avventura è certamente Stefano Manconi, 52enne, ingegnere e consulente di proprietà industriale, ma soprattutto amante della pallavolo.

Presidente, come state vivendo questo momento?
“Siamo felici, soddisfatti, ma anche molto concentrati sulle prossime partite, il campionato è in pieno svolgimento e ci vede in lotta per le prime posizioni”.

Dica la verità, si sarebbe mai aspettato una vittoria così prestigiosa come quella in Coppa Italia contro una potenza come Mondovì?
“Diciamo che dopo l’inizio del campionato, con un girone di andata tra le prime quattro, che ci ha visto protagonisti, qualificandoci per la Coppa Italia, sinceramente un pensierino al trofeo lo avevo fatto”.

Quando avete capito che potevate concretamente ambire alla vittoria finale?
<+testo_band>“Dopo la vittoria a sorpresa di Collegno sul Cuneo. Era il quarto che decideva la semifinalista che avrebbe giocato contro di noi, lì in quel momento io, come il resto della squadra, ha capito che la finale poteva essere alla portata. Poi con Mondovì poteva succedere di tutto ed è successo perché ci siamo arrivati molto bene fisicamente e psicologicamente”.

Il 18 febbraio quasi 500 marignanesi erano al «PalaDozza» di Bologna» per sostenere la squadra: un bel risultato. E anche in casa la cornice di pubblico non è niente male.
“Guardi, detta sinceramente io credo che i nostri sforzi meriterebbero ancora più pubblico, questo lo vorrei sottolineare perché per San Giovanni una squadra come questa, ai vertici dell’A2 femminile, è davvero qualcosa di straordinario. All’interno del palazzetto ci possono stare più di 600 persone: ecco, mi piacerebbe vederlo più pieno. Vorrei ricordare che solo quattro anni fa eravamo in B2. Poi abbiamo vinto il campionato, siamo saliti in B1 e abbiamo centrato un altro successo e, al primo anno in A2 abbiamo conquistato i play off”.

Presidente, tornando al campionato. A cinque giornata dal termine siete in piena lotta play off: cosa si aspetta?
“Diciamo che dopo le sconfitte con Mondovì e Brescia, il primo posto ormai è lontano. Adesso dobbiamo cercare di tenerci ben stretta questa post season e dare tutto quello che abbiamo. Alla fine tireremo le somme”.

Somme che sono già più che positive a livello giovanile, giusto?
“Attualmente abbiamo più di cento iscritti, con quattro rappresentative, ma vorremmo crescere ancora, lavoriamo per questo e ci proveremo”.

Ma con gli impianti e gli spazi necessari come pensate di organizzarvi?
“Il nuovo Palasport di Tavullia, che abbiamo in gestione proprio da quest’anno, ci permette di fatto di avere una seconda palestra disponibile e ad alcune rappresentative stiamo chiedendo di giocare lì. Sappiamo che per alcuni genitori è uno sforzo, ma in questo modo riusciamo a ruotare perfettamente gli spazi per tutte le squadre”.
Un ambiente davvero in crescita anche come coinvolgimento cittadino, basti pensare che addirittura in un bar si trasmettono in diretta le partite quando la squadra è lontana dalle mura amiche. E anche i numeri del settore giovanile sembrano destinati a crescere. Per la Valconca e la zona di Rimini sud, dunque, un bel primato sportivo che porta anche promozione per il territorio e coesione sociale. E chissà che nei prossimi mesi non arrivino altri prestigiosi traguardi sportivi che potrebbero davvero rendere indimenticabile questa stagione sportiva.

Luca Pizzagalli