Home Cultura La cultura che non si ferma e si reinventa

La cultura che non si ferma e si reinventa

Quelli che… non si arrendono. E anzi, si re-inventano. Un settore colpito dall’emergenza sanitaria, al pari del turismo, è quello dello spettacolo. Attori e musicisti e operatori culturali sono ancora in lockdown, e nessuno ha certezza di quando potranno riaprire teatri, sale, concerti.

Anche le manifestazioni sono in difficoltà. Ma di gettare la spugna nessuno ha intenzione. Mare di Libri, ad esempio.

Così come lo conosciamo, il festival riminese (che avrebbe tagliato il traguardo della tredicesima edizione alla chiusura delle scuole) non potrà essere realizzato nel 2020.

L’idea di assentarsi del tutto per un anno, però, non piaceva allo staff di organizzatori e volontari. Il programma della nuova edizione procedeva a pieno regime, le conferme c’erano, “ed era un lavoro che non avevamo intenzione di gettare via. – dicono gli organizzatori -Inoltre, gli ultimi mesi ci hanno insegnato che non esiste un solo modo di incontrarsi, né un solo modo di dar vita ad eventi culturali”. Risultato?

Il 12, 13 e 14 di giugno Mare di Libri prenderà una nuova forma, ed esisterà in una edizione digitale. “Sarà qualcosa di nuovo, al quale speriamo vorrete prendere parte, in attesa di tornare a colorare Rimini di blu e di arancione l’anno prossimo”.

Veleggia anche il Bellarias Film Festival: oltre 100 le candidature raccolte nelle prime due settimane di apertura del bando, arrivate non soltanto dall’Italia ma anche da altri paesi europei.

Il BFF ha così prorogato al 25 maggio il termine ultimo per presentare le iscrizioni alla 38ª edizione della storica rassegna italiana dedicata al cinema documentario indipendente, in programma dal 24 al 27 settembre a Bellaria-Igea Marina.

Nel frattempo il Bellaria Film Festival, assieme al Teatro Astra e alla Corvino Produzioni, lancia l’iniziativa “Storie di cinema e teatro”, un grande palco virtuale in cui il pubblico potrà condividere storie ed esperienze personali legate alle realtà del teatro e del grande schermo, realizzando brevi video (da un minimo di 3 a un massimo di 7 minuti) da inviare attraverso WeTransfer all’indirizzo email info@teatroastrabim. it. Le clip saranno condivise sui social network a partire dall’8 maggio.

Il progetto, a cui hanno già aderito alcuni nomi della cultura come Moni Ovadia, Piergiorgio Odifreddi, Mario Pirovano, Lucia Vasini, Paolo Crepet e Petra Magoni, farà parte della programmazione di “Cultura sul web”. (t.c.)