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Issate le vele (cinematografiche)

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Potrebbe diventare una nuova frontiera da esplorare e nella quale poter investire anche per rilanciare la riminesità non solo in loco ma anche a livello internazionale. Con la legge regionale 20/2014 il settore audiovisivo e cinematografico è stato oggetto di valorizzazione e promozione, come sottolinea l’assessore alla cultura per la Regione Emilia Romagna, Massimo Mezzetti: “Il bilancio di questi primi due anni dalla realizzazione della legge regionale è positivo. Con l’obiettivo di rilanciare il ruolo e l’immagine dell’Emilia-Romagna nel settore audiovisivo, sono stati realizzati interventi a 360 gradi, non solo sulla produzione ma anche sulla formazione degli operatori, sul sostegno ai festival e sull’adeguamento tecnico delle sale cinematografiche”. In particolare per quanto riguarda le produzioni, “l’obiettivo – ha sottolineato l’assessore – è quello non solo di investire in opere artistiche ma anche di farle stare sul mercato. Per questo tra i requisiti per la valutazione dei progetti la fattibilità, oltre alla qualità, ha un forte peso”.
A fronte di un budget messo a bando dalla regione Emilia Romagna pari a 470.000 euro di finanziamenti  per festival e rassegne per l’anno 2016, solo 61.705 euro sono stati catturati nel territorio riminese e provincia da due festival e due rassegne: Bellaria Film Festival e Cartoon club (festival internazionale del Cinema e del fumetto) per la prima categoria; la rassegna cinematografica itinerante organizzata da Notorius Rimini Cineclub (La Vela Illuminata, nella foto una serata di proiezione a Mondaino) e l’Amarcord film Festival per la seconda. Troppo poco o forse non abbastanza per la città (e provincia) che ha vanta i natali di uno dei più grandi registi di fama internazionale quale Federico Fellini? Rispondere non è né semplice né scontato. Per accedere ai fondi di finanziamento vi sono dei bandi con requisiti ben precisi che includono longevità, storicità, solidità e crescita del pubblico partecipante al festival in questione che deve dimostrare di avere una tradizione consolidata. Non sono quisquiglie, soprattutto se si pensa alla crisi che negli anni ha intaccato il settore della produzione cinematografica.
Sabrina Zanetti, direttrice artistica di Cartoon club, che quest’estate ha festeggiato il suo 32esimo compleanno, a tal proposito precisa: “Una delle positività dei finanziamenti regionali con la legge 20 risiede nel fatto che i finanziamenti non sono a pioggia, ma sono ben mirati e determinati. Nel caso di Cartoon club i finanziamenti sono serviti per promuovere la rassegna a livello internazionale”. Forse solo due festival e due rassegne sono state finanziate dalla regione perché nel territorio non ci sono imprese del settore cinematografico e audiovisivo che sappiano farsi promotrici attive di queste iniziative? O c’è altro? La positività del finanziamento non a pioggia, ma ben mirato e determinato da parte dall’amministrazione regionale, viene ribadito anche da Stefano Tonini, deus ex machina del Cinema Tiberio di Rimini e promotore della rassegna estiva “La Vela illuminata”, che ha proposto 21 serate di cinema gratuito in forma itinerante. Tuttavia, il direttore artistico dell’evento spiega che i finanziamenti non sempre mirano ad incentivare la produzione e la realizzazione dei festival e delle rassegne nel territorio per gli anni a venire: “le associazioni devono ipotizzare un budget per il festival o rassegna in questione, fare richiesta del finanziamento, iniziare l’evento, fare la rendicontazione, attendere l’arrivo del finanziamento, che non andrà ad incentivare e promuovere future attività, ma solo la perdita rispetto al budget preventivato”.
Del tutto positivo il parere di Simone Bruscia, direttore artistico del Bellaria Film Festival, che rilancia a chiare lettere: “Rimini sta attraversando un momento di grande cambiamento. Il Teatro Galli e il Cinema Fulgor sono due vettori culturali che possono rilanciare la città in ambito cinematografico. L’amministrazione regionale è una grande risorsa per il rilancio culturale di Rimini”. I finanziamenti regionali nel settore sembrano essere più un salvagente per chi rischia di affogare in mare con la propria zattera, piuttosto che un capitano che incita la propria ciurma a prendere il largo nella vastità della cultura cinematografica. Dall’altra forse gli stessi riminesi impegnati in festival e rassegne devono dimostrare sempre di più di produrre qualcosa di innovativo e sempre più avvincente. Forse così la nave delle rassegne e dei festival salperà dal suo porto, cavalcherà l’onda e riuscirà a raggiungere chissà quale meta. Noi ci auguriamo la migliore.

Sara Castellani