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Scegliete prodotti freschi e a km0

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DECALOGO CIBO (9) – La ragione del Km0 – Scegliere prodotti di stagione porta molteplici vantaggi: per il palato, per la nostra salute, per l’ambiente e anche per il nostro portafoglio. Inoltre, considerato l’alto costo in termini di energia usata per trasferire le merci da una nazione all’altra (se non addirittura da un continente all’altro), le produzioni locali sono le più convenienti per le nostre tasche e per la nostra salute. Aggiungendo un’ulteriore raccomandazione al nostro decalogo intelligente contro lo spreco del cibo, viene in mente un bellissimo mazzo di asparagi che, nel periodo natalizio, faceva l’occhiolino dal banco del supermercato, proposto ad un prezzo molto invitante.
Ma l’etichetta, che obbliga l’indicazione della provenienza, denunciava un fatto troppo innaturale: quell’ortaggio era sì a buon prezzo, ma, oltre che essere decisamente fuori stagione per il nostro clima, per arrivarci sotto casa aveva percorso una distanza impensabile, esattamente la metà del globo terrestre. A parte legittimi dubbi sulla freschezza e la bontà del prodotto, visti i prezzi così bassi verrebbe in mente, come minimo, un plateale sfruttamento della manodopera.
Alcuni dati che fanno ulteriormente riflettere: secondo una recente analisi della Coldiretti, un chilogrammo di arance importate dal Brasile brucia 5.5 kg di petrolio e libera 17.2 kg di anidride carbonica in più di una stessa quantità di arance siciliane, mentre la carne argentina viaggia per 11mila chilometri bruciando 6.7 kg di petrolio e liberando 20.8 kg di anidride carbonica a causa del trasporto con mezzi aerei. Quanto costano alla collettività questi prodotti?

Vicino è meglio. Va detto anche che, scegliendo prodotti locali, si ottiene un notevole risparmio negli imballaggi, cosa per cui l’ambiente ringrazierà! Per sostenere ulteriormente i “sapori vicini” va ricordato che gli ortaggi e la frutta andrebbero raccolti e consumati nel momento giusto di maturazione: solo così garantiscono il massimo di sapore e benefici nutrizionali. Inoltre, scegliere prodotti locali e a filiera corta permette al consumatore di avere maggiori informazioni su ciò che sta per acquistare e consente di evitare sprechi di energia e di ridurre l’emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera.

Dal campo alla tavola. Oltre che ai banchi specializzati di alcuni negozi “di nicchia”, ai mercatini di quartiere o ai cosiddetti “mercati del contadino” che, stabilmente o periodicamente troviamo in varie piazze di tutta la nostra provincia, esistono numerose aziende produttrici che effettuano anche la vendita diretta di ciò che coltivano o allevano: frutta, ortaggi, latte e formaggi, uova, carne, pesce. La possibilità di avere prodotti freschi e del nostro territorio, quindi, esiste anche nella nostra provincia. Basta informarsi e… cercare.

Maria Cristina Muccioli