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Il dialetto sempre sul palco

Puntuale come il Carnevale. In questo periodo di inizio anno torna, seguendo una tradizione ormai consolidata, la vasta proposta di teatro in dialetto che ancora richiama gli appassionati “in zir par la Rumagna” nei teatri di Rimini e provincia.

Chi ben inizia…
Molte rappresentazioni sono iniziate nel mese di gennaio (ad esempio, il 21 al Teatro Giovanni Paolo II di Villa Verucchio c’era “La Mulnela” con Sota e’ pont di mirecal, al centro sociale “E’ Titocc” di Corpolò la “Sammartinese” con Una fameja sganghereda), ma la maggior parte va in scena tra febbraio e aprile.
Sfogliando i programmi delle varie rassegne ancora una volta si nota che, più che di dialetto, è più corretto parlare di “dialetti”, dove il plurale si rende necessario per indicare la bellezza della diversità delle lingue materne, quelle che si parlano ormai in poche case (di solito dove sono ancora presenti i nonni), in qualche bar o luogo in incontro e, appunto, sui piccoli e grandi palcoscenici sparsi in tutto il territorio che continuano, imperterriti, a proporre farse e commedie di autori più o meno storici.

Il taglio dei cartelloni
Nel calendario 2017 si fa notare, purtroppo, il taglio parziale o totale di alcuni cartelloni.
Dispiace per le rappresentazioni che si tenevano al Teatro Tiberio di San Giuliano Borgo, che quest’anno registra uno stop, speriamo temporaneo, della “Compagnia de’ Borg” che se ne occupava.
Anche la più blasonata rassegna, quella del Comune di Rimini al Teatro degli Atti, si stringe a sole tre date, sempre di domenica alle ore 16: 5 febbraio con la compagnia “La Carovana” (Un’ è facil perdoné di Pier Paolo Gabrielli), 26 febbraio la compagnia “La Mulnela” (Sota e’ pount di mirecal di Renato Carichini), 12 marzo gli “Jarmidied” (Che generel dla mi moj di Franco Brasini).
Sempre ricco il cartellone del teatro Rosaspina di Montescudo, con la 24ª rassegna che propone nove appuntamenti dal 7 gennaio al 4 marzo (Inizio ore 21, ingresso 7 euro). Stesso numero di recite per i “Sabat de dialet” alla parrocchia della Riconciliazione, a Rimini, periodo 28 gennaio-19 marzo.
Al Teatro Malatesta di Montefiore Conca è pronta a partire una nuova edizione di “Rumàgna Marzulèna”, consolidata rassegna di commedie in vernacolo giunta al suo ventiduesimo anno (sipario alle 21.15, ingresso 7 euro). Debutto sabato 4 febbraio con Da caplèn i l’ha fat ciarghin della Compagnia “I Giovne Amarcord”, tre atti scritti e diretti da Roberto Semprini. In cartellone anche le nuove creazioni di “Quei chi n’ha ben e chi’n lascia ve ben” (11 febbraio), gli “Amici della corte” (18 febbraio), “Chi mat di tramvier” (25 febbraio), “Noi ci proviamo” (25 febbraio). Il sipario si chiude il 25 e 26 marzo la Filodrammatica Montefiorese che presenta il nuovo spettacolo L’uspizie s’un po’ ad vizie.
La compagnia “Quei d’la Rivabela”, restando fedele ai testi di Guido Lucchini, presenta, nel teatro della parrocchia, la commedia E’ mat dla castlaza, con repliche ogni sabato dal 21 gennaio all’11 febbraio.
Due le serate al Teatro Pazzini di Verucchio: venerdì 3 febbraio con “La Mulnela” e 17 febbraio con la “Sammartinese”.
Per il teatro Edimar della parrocchia San Vicinio, a Viserba, quattro serate, iniziate il 21 gennaio con la compagnia “La Burla” e che proseguono il 4 febbraio con “La Carovana”, il 18 febbraio con “Jarmidied” e il 18 marzo con i “Mej ch’ne gnint”.
Il teatro CorTe di Coriano propone cinque venerdì: 3 marzo la compagnia corianese “L’amico è” che presenta Mo’ pensa te!; 10 marzo “Quelli della commedia” con Questa l’è una chèsa, na un casèin; 17 marzo la compagnia “De Bosch” di Gambettola con le farse Una giornata particolare e In attesa di giudizio; 24 marzo “La Carovana” con Un è facil perdonè; 31 marzo la pesarese “CompagniaTeatro Accademia” con Al vègh e a nel vègh.
Dopo aver ospitato, il 28 gennaio la compagnia “Jarmidied”, il teatro Sant’Andrea di Serravalle ( San Marino) propone altre quattro date: il 4 febbraio Una fameja scombinèda con i “Mej ch’ne gnint” di Bellariva, il 25 marzo Al doni muderni con la “Filodrammatica Hermanos” di Longiano, 1 aprile Sota e’ pount di mirecal con “La Mulnela”, 22 aprile Separed in chesa con la compagnia “A fem de nost mei” di Rimini.
Per la 19ª edizione della rassegna “Paròli”, organizzata da RomagnaBanca e diretta da Mario Bassi, tra il 2 febbraio e il 15 marzo saranno coinvolti tre teatri (a Savignano, Bellaria e Gambettola) con sei serate. Il pubblico (soci della banca) voterà la compagnia più simpatica e divertente, che riceverà il premio “La Melagrana d’argento”, simbolo del Credito Cooperativo.

Un premio unico
Iniziativa unica nel suo genere, è il Premio Montanari – biennale – giunto alla X edizione. Promosso dalla Filodrammatica in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Savignano, il concorso è intitolato al poeta dialettale e regista della filodrammatica Francesco Montanari detto “Bugara”. Rivolto agli autori di teatro dialettale emiliano-romagnolo, mette in palio 1.000 euro per il miglior testo teatrale. “Con questa iniziativa la Compagnia della Speranza intende stimolare una rinnovata  e riattualizzata produzione del repertorio di testi per il teatro amatoriale dialettale”  spiega i motivi che animano il premio il regista della Filodrammatica Gianpaolo Gobbi.
Il nome del vincitore sarà reso noto in aprile al Teatro Moderno di Savignano, in occasione della nuova commedia portata in scena dalla Filodrammatica, una delle più antiche compagnie in attività in tutta la regione.

Maria Cristina Muccioli