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Icaro adesso vola anche nell’etere

“E’vero. IcaroRiminiTv è un bel nome. Ma sa tanto di scioglilingua”. Fresca di nomina, la direttrice della nuova tivù ci sorride. Simona Mulazzani è un volto molto noto nell’emittenza televisiva e radiofonica riminese. Cresciuta alla scuola di Elisa Marchioni, per molti anni è stata fra le voci più riconoscibili di Radio Icaro. Poi si è affacciata in video su Ètv Romagna, in particolare con la trasmissione “I giorni della chiesa”, dove ha riversato a piene mani professionalità unita ad una forte simpatia comunicativa, e dal piccolo schermo non è più “uscita”. “IcaroRiminiTv è un nome che è un po’ anche uno scioglilingua, ma sintetizza bene il nuovo e l’antico che stanno dietro e davanti a questa nuova avventura della comunicazione riminese”.
Icaro è certamente ormai un marchio di comunicazione conosciuto ed apprezzato nel Riminese. Nata come radio giovanile nel 1981 a San Lorenzo Riccione, l’emittente è passata alla Diocesi nel 1995, diventando negli anni l’unica voce nell’etere di informazione di Rimini. Icaro era la personalizzazione del motto americano degli anni ’60 I care, che sta per “me ne interesso, me ne faccio carico”. Questa è stata sempre la filosofia guida della radio, ma anche ciò che nel tempo l’è nato intorno, in primis il sito d’informazione Newsrimini che oggi vanta in media 3.500 visite al giorno per un tempo medio di 7,12 minuti a contatto.
“Quando nel settembre del 2002 siamo partiti nel rapporto con Rete7 ed è nata Ètv Romagna, per un mese ci siamo chiamati IcaroTv e da quel momento tutti hanno continuato a chiamarci con questo nome, che per correttezza noi avevamo accantonato. Il nome della nuova emittente (che sarà presentata sabato, a Palazzo Marvelli, dal vescovo Lambiasi alle ore 11.30) non poteva che essere questo”.
Perché aggiungerci Rimini?
“Forse pochi lo sanno, ma oggi Rimini non è proprietaria di nessuna televisione: l’ultima ad essere venduta ad un gruppo bolognese è stata Vga. E anche le altre che pur hanno un notiziario locale non sono riminesi: La8 e La9 sono di proprietà veneta, TeleRomagna è cesenate, E’tv Romagna emiliano-bolognese. Con IcaroRiminiTv il territorio torna ad avere una tv di proprietà che ha come vocazione quella di rappresentare e raccontare tutta la provincia e la diocesi”.
Raccontare, ma da quale angolatura?
“L’obiettivo è proprio quello di mostrare il territorio a 360 gradi, in tutte le sue sfaccettature. Un viaggio quotidiano «dal di dentro» nel riminese, con lo stile giornalistico e umano che ha caratterizzato fino a questo momento il rapporto professionale con E’tv Romagna. Un viaggio che vuole essere metaforicamente rappresentato dalla vela della «I» di Icaro scelta per il nuovo logo”.
La nascita di IcaroRiminiTv significa automaticamente la chiusura del rapporto con la tv di Bologna?
“No, il nostro staff proseguirà la collaborazione con E’tv. Ma sulla nuova emittente al telegiornale e agli approfondimenti sportivi (i servizi realizzati finora), aggiungeremo altre trasmissioni. IcaroRiminiTv è una bella opportunità in più, un palinsesto che – una volta a regime – saprà dar voce al territorio e crescere con esso”.
La tivù si aggiunge ad un gruppo mass mediatico corposo e nasce dalla precisa volontà della Diocesi di utilizzare ogni canale.
“Lo sforzo operato dalla Diocesi di Rimini nel campo delle comunicazioni sociali, prima con il vescovo Locatelli (la nascita de il Ponte, poi con il vescovo De Nicolò (l’arrivo di radio Icaro e l’esordio di servizi come Bottega Video e newsrimini) ed ora con mons. Lambiasi, è sotto gli occhi di tutti, riconosciuto e apprezzato anche a livello nazionale. Ciò non significa che IcaroRiminiTv nasca come la tv della Diocesi, quanto della comunità cristiana, e di tutta la realtà che la circonda.
La pensiamo anche come «circolo culturale», un luogo reale in cui far circolare idee e suggestioni, una sede autorevole in cui ospitare – anche fisicamente – dibattiti e incontri, con i quali raggiungere e stimolare anche gli spettatori a casa”.
Quali saranno i “pezzi forti” della nuova emittente?
“Indubbiamente le notizie e l’approfondimento giornalistico, la vita della chiesa e lo sport. Con lo stesso stile editoriale che ci ha fin qui caratterizzato: mai alla ricerca dello scoop fine a se stesso, lontano dalle informazioni urlate. Il rispetto della dignità della persona prima di tutto, e l’attenzione ad ogni aspetto della realtà: per conoscere, approfondire e dialogare con chiunque, non rinunciando alla nostra identità.
L’attenzione alla vita della comunità cristiana sarà certamente intensa: non solo dunque le attività diocesane ma anche parrocchie, realtà cattoliche, aggregazioni, movimenti ecc”.
Gli spettatori – ma anche diversi colleghi – vi riconoscono un certo stile nello sguardo umano che avete di fronte alla realtà, e una maniera di trattare la notizia in modo rispettosa.
“Cercheremo di non deludere gli ascoltatori: è una sfida per tutta la redazione. Si tratta di un’equipe di otto persone (che lavorano anche per radio Icaro e newsrimini), giovani professionisti, entusiasti e attenti. Si va dal caporedattore Maurizio Ceccarini al responsabile dello sport Roberto Bonfantini, ai giornalisti Daniela Cornacchia, Andrea Polazzi, Lucia Renati, Serena Saporito, Ada Serra e l’ultimo arrivato, – direttamente dall’Ansa di Milano – il riccionese Gianluca Angelini”.
Tra le novità, c’è la collaborazione con Sat2000.
“Siamo onorati del rapporto costruito con questa tv di qualità. Regaleremo ai riminesi programmi nazionali di grande fattura e anche originali, rispetto a quanto offre la tv generalista”.
Torniamo ai programmi. Anche la multiculturalità è un marchio di fabbrica.
“Programmi come «I colori della musica» e «Se ne dicono di parole» (noti anche in regione), storie di giovani stranieri, sono un ottimo esempio di giornalismo attento all’integrazione e alla multiculturalità.
Quando il palinsesto sarà a regime, vorremmo regalare più spazio agli approfondimenti. E mi auguro che «I giorni della Chiesa» dagli attuali 15 minuti possa trovare uno spazio maggiore, e almeno una prima serata”.

Paolo Guiducci