Home Attualita Il grande sogno dell’Arop: una casa di accoglienza

Il grande sogno dell’Arop: una casa di accoglienza

Un sogno diventato realtà. Con fatica. Con costanza. Con un cuore grande così. Perché per riuscirlo a mettere in pratica ci sono voluti sette anni, ma alla fine il risultato è un qualcosa che riscalda l’anima. L’AROP, l’Associazione Riminese di Oncoematologia Pediatrica, avrà una casa d’accoglienza. Un rifugio dove ospitare tutte quelle famiglie costrette a seguire i propri bimbi nelle cure ospedaliere.
“Per noi che quotidianamente dedichiamo parte del nostro tempo all’associazione è davvero un grande sogno che si avvera. – conferma il presidente della onlus Roberto Romagnoli – Un sogno reso possibile grazie alle tante iniziative messe in atto in questi ultimi sette anni e al cuore di innumerevoli persone che con le loro donazioni lo hanno reso tale. Chi vive il reparto di Oncoematologia Pediatrica ha le giornate cadenzate dagli esami che possono andare bene o male, è un vivere alla giornata. Ma un vivere alla giornata caratterizzato dalla perdita di una normalità che purtroppo è obbligata dal fatto che la famiglia deve accompagnare il figlio in questo difficile percorso. Il nostro è un reparto di grande eccellenza e proprio per questo ospita pazienti da tutte le parti d’Italia. Ecco, questa casa vuole essere un appoggio a queste famiglie in un momento così complicato”.
La casa potrà ospitare contemporaneamente sino a cinque famiglie e sarà caratterizzata da molte aree comuni per dare alle persone gli spazi e i tempi per vivere insieme la quotidianità.
“Dopo aver firmato il rogito nello scorso mese di novembre, sono iniziati i lavori e, se tutto procederà nel verso giusto, già a maggio lo stabile di via Fogazzaro potrà accogliere mamme e papà. L’acquisto è un punto di partenza, ora c’è bisogno dell’aiuto di tutti perché la casa è vuota”.

Francesco Barone