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Granchi: siamo giovani, dobbiamo “pizzicare”

zampolini
Sei partite giocate, tre vittorie e altrettante sconfitte: bilancio in perfetta parità, per i Granchi riminesi. Ma con qualche rammarico per due stop casalinghi con appena una lunghezza di scarto. Un canestro in più che avrebbe proiettato il Basket Rimini nelle zone nobili del campionato di serie B di pallacanestro. E invece, i biancorossi sono lì a sgomitare. L’inizio di campionato di questa NTS Informatica è comunque positivo, dopo i tanti interrogativi dell’estate.
A fare il punto della situazione ci pensa il General Manager Domenico Zampolini, che dopo una grande carriera durante la quale ha vestito la maglia biancorossa, oltre ad aver vinto due scudetti con Pesaro, si è seduto dietro la scrivania, sposando la causa dei Granchi.

Zampolini, che cosa ne pensa dell’attuale squadra?
“Il budget a disposizione della Società e la conoscenza dei giocatori da parte del nostro staff composto dall’allenatore Andrea Maghelli, dal vice Renzo Galli e dal preziosissimo Simone Brugè ha permesso di poter allestire una squadra di tutto valore a discapito di tutte le critiche ricevute sulle scelte fatte: certamente tutti i giocatori tesserati sono all’altezza del campionato di B. Mi dispiace soprattutto per quei ragazzi definiti “scarti” fin dall’inizio del campionato  che stanno dimostrando il loro valore senza nulla invidiare ai loro avversari più blasonati e sono sicuro che sapranno dimostrare ancora di più di che pasta sono fatti, portando a termine un campionato che li vedrà crescere e dare il proprio prezioso contributo”.
Cosa ci può dire dello staff tecnico?
“Abbiamo un allenatore che ci invidiano tutti, a mio parere il migliore di questo campionato e anche a livelli superiori non ci sono tanti coach paragonabili a Maghelli. Nella mia carriera ho avuto modo di conoscere tanti allenatori e sicuramente Andrea lo posiziono fra i migliori. Gli altri componenti dello staff, sia Galli che Brugè e metterei anche il nostro preparatore atletico Marco Bernardi non hanno niente da invidiare a nessun altro, sia per competenza che per professionalità”.
Come vede i giovani in canotta biancorossa?
“Abbiamo dei giovani che ci invidiano tutti, soprattutto i prodotti del settore giovanile riminese come Meluzzi, Aglio, Signorini e Maiello, oltre a tutti gli under 20 che stanno dimostrando di poter competere contro qualsiasi avversario. Toniato, Tiberti e Busetto, che abbiamo portato a Rimini, stanno migliorando vistosamente e stanno apportando un grande contributo, la nostra linea verde è dimostrata dal fatto che siamo i primi in classifica nel nostro campionato per minuti giocati dai giovani”.

Ci parli un pò di Battistini.
Battistini ci sta dando tantissimo, a discapito di tutte le critiche che lo vedevano un giocatore non gestibile e inaffidabile, invece sta dimostrando il suo valore – con l’aiuto del nostro coach Maghelli e dello staff – dato che prima di noi nessuno era stato capace di farlo entrare in campo”.
Le giovanili regalano successi.
“Siamo primi in classifica nel campionato under 20 e under 18, abbiamo dei grandi talenti anche nelle altre annate inferiori che scalpitano per dimostrare il loro valore, insomma, siamo una grandissima realtà. La caratteristica della nostra società è quella di investire sui giovani, quindi andremo avanti per la nostra strada continuando sempre più a percorrere questa via che credo se fosse percorsa da tutte le altre società  dei nostri campionati di qualsiasi livello riporterebbe il nostro basket ai tempi che lo vedeva protagonista in tutta Europa”.
Vuole lanciare un messaggio alla squadra?
Basta accontentarsi di quello che passa il convento, noi vogliamo ottenere dei risultati, non vogliamo più avere scuse sul fatto che siamo una squadra giovane e quindi siamo perdonati sugli ‘errorini’ di gioventù, basta! Ogni partita è importante e dobbiamo entrare in campo con la convinzione che siamo una grande squadra e possiamo competere con tutti. Siamo giovani? Bene, è un’arma a nostro favore che dobbiamo sfruttare, correndo di più, saltando di più, difendendo di più e se cadiamo ci dobbiamo rialzare più incacchiati di prima.
Adesso dobbiamo fare punti per scrollarci di dosso ogni timore ed essere consapevoli di essere all’altezza del campionato. Sopra di noi abbiamo cinque squadre che sono costate quattro volte di più rispetto alla nostra, in termini di dati fisici e tecnici siamo una delle prime. La differenza rispetto alle altre è nei gesti tecnici. Dobbiamo fare questo ultimo step mentale, trovare equilibrio tra le fasi e non preoccuparci degli altri ma solo di noi. Siamo i primi a voler far punti”.