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Quando in gol va l’integrazione

L’integrazione può andare in gol anche grazie allo sport, alla musica e al cibo. E una festa dimostra che può vincere la diffidenza e aprire le porte alla condivisione. Tutto questo è sceso in campo a Verucchio, dove stranieri di otto nazionalità (Albania, Costa D’Avorio, Macedonia, Marocco, Nigeria, Romania, Senegal e naturalmente Italia) appassionati di calcio, han messo in piedi un torneo di footbal che è diventato un happening. E il giorno dopo un “mondo unito” ha raccolto stranieri di ben diciassette nazionalità (dalla Macedonia alla Romania, dal Gambia al Malifino all’India, Sri Lanka, e Perù) e verucchiesi, tutti insieme in un lungo pomeriggio di piazza, una festa popolare tra musica, danze, enogastronomia e condivisione.
“Il mundialito, come gli stessi ragazzi ci hanno manifestato, – spiega la genesi l’assessore alle Politiche Sociali, Giuseppe Malerba, ideatore e organizzatore dell’evento – è un momento storico nel percorso di integrazione, perché permette una conoscenza reciproca, abbatte le barriere dell’indifferenza e permesso loro di sentirsi più a casa”. Il Comune ci mette i campi, le maglie e le targhe, gli stranieri tutto il resto. E anche le etnie che non hanno numeri sufficienti a mandare in campo una squadra non han voluto perdere l’occasione e si sono alleati: rappresentanti del Mali, Guinea, Ghana, Tunisia, Rom e Gambia scenderanno in campo sotto le bandiere Africa west coast  e Tropical Country. Il logo sulle maglie è un mondo, sormontato dalla scritta Mundialito, e tutt’intorno impronte colorate.

Il calcio al razzismo e all’intolleranza e una spinta all’inclusione arriva anche dalla “Festa dell’Amicizia fra i Popoli per un Mondo Unito”, organizzata dal Comune e da tante associazioni il giorno dopo, domenica 6 maggio, rilanciando l’integrazione con musica, cibo e danze. La “Festa dell’Amicizia” alla sua seconda edizione si è rivelata un successo travolgente di colori, suoni, gusti, con centinaia e centinaia di persone a riempire allegramente la centralissima piazza Europa. “Bambini, anziani, giovani, famiglie intere di tante nazionalità: tutti insieme a vivere la città. – è ancora raggiante l’assessore alle Politiche Sociali, Giuseppe Malerba – Spero che questo sia solo il primo di tanti momenti di condivisone”. La festa era iniziata sabato al centro sportivo con il Mundialito, 10 squadre in campo. La vittoria sul campo è andata alla squadra dell’Albania che domenica ha alzato la coppa al cielo. Il torneo di calcio organizzato dall’Amministrazione di Verucchio è solo il frutto di un lungo percorso nato per promuovere l’integrazione dei tanti immigrati stranieri residenti nel comune. Attualmente infatti sono 818 gli stranieri, per una percentuale sui residenti dell’8,18%.
In piazza Europa, oltre ai “Cantori delle Tradizioni di Viserba” capitanati da Silvano Perazzini, i gruppi delle nazioni si sono esibiti con musica, balli e costumi tradizionali. Le famiglie han preparato stand gastronomici con assaggi dei piatti tipici del paese d’origine. Commovente il momento di silenzio: tutti i presenti in piazza Europa si sono tenuti per mano per la pace nel mondo con la musica di John Lennon in sottofondo. A Villa Verucchio era presente la delegazione della comunità islamica di Ravenna: dopo aver dialogato con Raffaele Russo e l’assessore Malerba, intendono portare la Festa dei Popoli nella loro città.
“La festa ha un duplice significato: – rilancia l’assessore Malerba – da un lato è il momento conclusivo di un percorso che ha visto coinvolte numerose famiglie italiane e straniere del territorio; dall’altro vorrebbe essere considerata un appuntamento fisso, un nuovo modo di vivere la città, con i cittadini attivi del proprio comune”.
Paolo Guiducci