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Gite in ripresa, ma senza brindare

Nell’anno scolastico 2011-2012 l’Osservatorio del Touring Club ha stimato un incremento delle gite scolastiche del 24% rispetto all’anno precedente. Il fenomeno ha coinvolto 930mila studenti delle scuole superiori, ovvero un terzo del totale, rifocillando un mercato che vale 270 milioni di euro. Il costo del pacchetto viaggio per persona registra un lieve aumento (+1.4%), attestandosi a 288 euro. Certo sono lontani i valori pre-crisi: nel 2007-2008 in gita ci andarono 1.3 milioni di studenti e il fatturato sfiorò i 400 milioni. Eppure, nonostante il generale miglioramento, le previsioni non sono delle più fiduciose. Complice la crisi economica che non sembra allentare la presa sulle famiglie, e i conseguenti tagli della spesa pubblica, la Coldiretti ha reso noto che per il 2013 si prevede un calo del 20%.
Ma come si traducono questi valori a livello locale? A Rimini opera Malatesta Viaggi, uno dei principali tour operator italiani che ogni anno mobilita circa 5mila gruppi, non solo scolastici, ma anche di adulti, pellegrinaggi ed itinerari tematici. Per loro l’incremento dei viaggi d’istruzione (Italia ed Europa) del 2012 è stato del 16%, quindi al di sotto della media nazionale. Confermano il dato negativo di quest’anno, che sembra essere partito sotto tono, con un calo medio del 22%. Le vendite si concretizzeranno più avanti, anche se è divenuto sempre più difficile fare previsioni, soprattutto a causa della modalità di acquisto last minute.
Gite in ripresa, ma… Il 2012 ha registrato un +6% dell’incoming, ovvero le entrate, delle gite su Rimini. Quest’anno invece sono diminuite del 10% nonostante i prezzi molto contenuti dei nostri hotel e la qualità dei servizi che li contraddistinguono. Infatti, sondando l’opinione di alcuni albergatori che solitamente lavorano con le comitive, le festività primaverili (Pasqua, 25 aprile e primo maggio) non hanno dato risultati eccellenti come in passato. Tra le cause principali: la crisi, il clima, ma anche la carenza di eventi tematici legati al territorio e al mondo delle scuole che attirino i diversi tipi di gruppi. Per gli hotel Primula e Brown, di Marina centro, quest’anno gli affari con le scolaresche si sono assottigliati notevolmente. Il Brown negli ultimi anni ha lavorato di più con le scuole private e molto poco con quelle pubbliche, con provenienze marcate dal sud Italia e Germania. L’hotel Cosmos di Rivazzurra conferma il calo del 10% delle presenze studentesche, con una netta prevalenza di gruppi meridionali su quelli settentrionali (8 su 10 vengono dal sud), mentre gli stranieri arrivano soprattutto da Bosnia, Serbia e Croazia. C’è poi anche chi si è visto azzerare completamente questa tipologia turistica come l’hotel Ervill.
Le mete. Tutti gli albergatori confermano quelle che sono le principali mete visitate dai loro giovani clienti, ovvero San Marino, Gradara e Ravenna in primis, usando Rimini come base logistica per i suoi prezzi contenuti. In numero minore raggiungono San Leo, Urbino e Venezia. Da non sottovalutare poi i parchi tematici, battuti soprattutto dalle scuole elementari, quindi: Italia in miniatura, Mirabilandia e Oltremare, ma anche il Delfinario di Rimini, per il quale l’hotel Cosmos si è ritrovato, dopo anni, a ospitarne baby-visitatori. Qui, come altrove, le gite sono solitamente di 1-2 giorni per gli studenti delle elementari e di 2-4 giorni per quelli delle medie; mentre i pernottamenti delle scuole superiori sembrano essere in calo (o usano Rimini come meta di passaggio).
Che belli Museo e Domus! Ma le scolaresche si concedono anche a visite guidate del nostro centro, il cui fulcro è rappresentato dal Museo, con l’annessa Domus. I giovani visitatori di questa sede sono risultati in crescita nel 2012 rispetto all’anno precedente, ovvero un totale di 20mila studenti, con un aumento del 6%, prevalentemente provenienti dalle scuole della provincia, ma anche dal resto dell’Emilia Romagna, Marche, Toscana, Veneto e Lazio (in particolare dalla città di Roma). I biglietti staccati per questo tipo di utenza rappresentano una fetta importante dei 70mila totali venduti nello scorso anno.

Mirco Paganelli