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Figure bestiali

Ci sono situazioni, anche impreviste, che contribuiscono a rafforzare il senso di appartenza a una comunità. Si pensi al recente nevone di febbraio che soprattutto nei centri dell’entroterra, i più interessati dall’emergenza, ha creato un forte senso di solidarietà tra i cittadini, consapevoli di vivere e condividere un momento storico che sarebbe rimasto a lungo nella storia locale. A noi gente di costa, invece, ci hanno unito le ormai imprescindibili lamentele nei confronti degli enti pubblici. Se le strade non le puliscono, non va bene. Se le puliscono troppo, non va bene lo stesso perché poi quelli che arrivano con le catene le rovinano. Ma ormai la neve si è squagliata da un po’, e oggi a unirci è un evento ancora più epocale ed emotivamente coinvolgente: l’album delle figurine degli animali. Distribuite da una nota catena di ipermercati a una bustina per ogni tot di euro spesi, le figurine stanno diventando una mania quasi più per gli adulti, che rivivono i bei tempi dell’infanzia (ah, l’odore inebriante e inimitabile delle figurine appena aperte), piuttosto che per i bambini. E anche sui social network, il vero banco di prova per stabilire la popolarità di un evento, tra i riminesi è diventato un must esibire il proprio album. Politica, economia e sport? In giro se ne parla, certo, ma non come dell’alligatore del Mississipi o della foca di Weddel. Insomma, lassù in Alta Valmarecchia l’hanno fatto tanto lunga perché nei giorni del nevone dalle loro parti è pure capitato un lupo. Quante storie. Io ce l’ho pure doppio.