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Dove vai se l’asfalto…

L’asfalto graffiato o antidrucciolo che la provincia sta spalmando nei punti neri delle strade provinciali, specie nelle curve pericolose e negli incroci già teatro di decine di incidenti (con morti e feriti), ha la benedizione degli automobilisti e la maledizione di motociclisti e ciclisti.
Gli utenti delle quattro ruote, infatti, ritengono più sicuro l’asfalto graffiato in quei punti dove è più possibile sbandare, soprattutto quando inizia a piovere o in caso di abbondanti rovesci. Centauri e ciclisti invece gridano forte il loro no. Motivo: l’asfalto graffiato porta maggiormente a sbandare con i motori e a forare le gomme con la bici. Tratti di asfalto graffiati sono già stati realizzati sulla provinciale 10 Cagnona, dopo l’abitato di San Mauro Pascoli dalla sommità del cavalcavia dell’autostrada fino a dopo l’incrocio con la via Bellaria, davanti alla zona artigianale e nella curva di Ca’ Olmina. Sulla provinciale 11 che da Savignano porta a Sogliano, tratti di asfalto antisdrucciolo sono comparsi in una pericolosa curva fra Ribano e Montalbano, e in due pericolosissimi tornanti a San Martino in Converseto fra Borghi e Sogliano. Altri graffiati a Sala di Cesenatico sulla provinciale 98 nella rotatoria Ponte Rosso e a Gatteo Mare nella rotonda dell’Oikos. Altri nuovi asfalti sono comparsi in strada a Cesena, Sarsina, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno. “È uno strumento per cercare di dare più sicurezza agli utenti della strada. – assicura Leopoldo Raffoni, dirigente del settore viabilità della provincia – In questo modo facciamo una sicurezza attiva e una passiva: miglioriamo l’aderenza dell’asfalto e in condizioni di prima pioggia o ghiaccio garantiamo aderenza al manto stradale. Passiva perché questo trattamento produce un rumore che attira l’attenzione di chi guida, suggerendogli di rallentare. Siamo attenti alle lagnanze di motociclisti e ciclisti e miglioreremo, qualificando la stesura del manto graffiato ed eliminando le striature che creano i difetti contestati. Così avremo un manto stradale più duraturo nel tempo e in grado di ridurre i costi di manutenzione”. Il tutto è subordinato comunque a un utilizzo consapevole delle strade. Rispettando i limiti di velocità e ciò che la segnaletica prescrive, gli incidenti diminuirebbero e di conseguenza anche rotonde, semafori e graffiati. “L’asfalto utilizzato, in gergo tecnico «manto d’usura», ha quale caratteristica fondamentale i pietrischi. – prosegue Raffoni – Siccome i nostri sono particolarmente friabili, la rugosità del manto si consuma molto velocemente. Questo sistema del graffiato ne prolunga la vita e ne aumenta potenzialità e sicurezza”.

Ermanno Pasolini