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Disguidi di quota

Nel piccolo centro dolomitico dove ho trascorso qualche piacevole giorno di ferie l’evento più importante del mese di luglio è stata un’esibizione di sbandieratori e tamburisti in costume d’epoca. Secondo programma, il percorso del corteo si è mosso sulla strada centrale del paese, la Provinciale che attraversa la vallata, con momento clou in piazza e ritorno per la medesima strada. Peccato che, durante il blocco del traffico per lo svolgimento dell’esibizione, non fosse stato previsto alcun percorso alternativo, cosicché il traffico risultava bloccato, e mentre in piazza volavano le bandiere volavano anche, dal versante degli automobilisti bloccati, espressioni non proprio ripetibili. C’è anche chi ha pazientato godendosi il suggestivo spettacolo, ma anche chi ha preso a male parole i vigili urbani: un camionista, in particolare, non le ha mandate a dire e si è sfiorato lo scontro. Questi valligiani, dicevo fra me e me, gente onesta e laboriosa che però evidentemente difetta di pratica organizzativa. Dovrebbero venire a fare un po’ di esperienza dalle nostre parti, dove di eventi grandi e piccoli in estate se ne organizzano a centinaia. Una supponenza destinata però ad avere vita breve: di lì a qualche giorno ci sarebbe stata la vicenda del caos scoppiato all’aeroporto di Rimini per la chiusura dello spazio aereo legata a una manifestazione paracadutistica a Fano, con voli bloccati e migliaia di passeggeri costretti ad attendere allo scalo. Una vicenda le cui responsabilità, tra violente accuse interregionali di mancata comunicazione e di interpretazioni campate in aria, non sono state ben chiarite. Fatto sta che al confronto la Nove Bar – premessi ovviamente numeri e caratteristiche della manifestazione – mica sembrava poi così smanata.