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Diocesi, le nuove indicazioni sul Covid-19


Covid-19, la situazione è in continua evoluzione, per cui anche la Diocesi di Rimini aggiorna i suggerimenti circa le precauzioni e i comportamenti da tenere, specie in ordine alla messa festiva domenicale.
Il precetto festivo è sospeso, data la circostanza (Can 1248 §2), tuttavia, è consentita la celebrazione delle ss. Messe festive – compresa quella del sabato sera – evitando processioni e assembramenti di persone al temine della celebrazione, a condizione che vengano ottemperati criteri di prudenza, evitando concentrazione di persone in spazi ristretti e per un tempo prolungato. Coloro che per motivi di salute non si sentissero di partecipare alla celebrazione, preghino nelle loro case.
Inoltre, poiché la configurazione territoriale della Diocesi di Rimini si presenta alquanto differenziata – tra parrocchie di città o di periferia, di mare o di collina, con chiese grandi o piccole – il Vescovo mons. Francesco Lambiasi raccomanda ai parroci delle varie zone pastorali di adottare in merito orientamenti condivisi, tenendo in debito conto anche eventuali ordinanze, emanate dalle rispettive Amministrazioni Comunali.
Domenica 1 marzo, il vescovo Francesco Lambiasi celebrerà la messa alle 18 che sarà proposta in diretta su radioIcaro e IcaroTv, e in diretta streaming sui canali dell’emittente diocesana.
Di seguito, il testo integrale della comunicazione del Vescovo di Rimini.

“Facendo seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute d’intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 e ai relativi chiarimenti applicativi, la nostra Diocesi di Rimini, in comunione con le Diocesi della Conferenza episcopale dell’Emila Romagna, in tutte le attività di loro specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, con gli uffici preposti della Regione e delle Prefetture, adottano le seguenti nuove disposizioni, in sostituzione delle precedenti che sono abrogate:

  1. Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando concentrazione di persone in spazi ristretti e per un tempo prolungato, sia in riferimento alle attività parrocchiali che diocesane. Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale.
  2. Data la circostanza, è sospeso il precetto festivo (Can 1248 §2). Tuttavia, è consentita la celebrazione delle ss. Messe festive – compresa quella del sabato sera – evitando processioni e assembramenti di persone al temine della celebrazione, a condizione che venga ottemperato il n. 1. Coloro che per motivi di salute non si sentissero di partecipare alla celebrazione, preghino nelle loro case.
  3. Sono consentite le celebrazioni liturgiche feriali che non comportano un afflusso significativo di fedeli.
  4. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere, si distribuisca la santa Comunione solo sulla mano e si sospenda il segno pace.
  5. Per i funerali è consentita la celebrazione eucaristica esequiale con i soli familiari.
  6. Sono sospese le visite alle famiglie per le benedizioni pasquali.
  7. Sono consentite le consuete visite ai malati e l’unzione degli infermi.
  8. Gli incontri di catechismo e del dopo-scuola riprenderanno alla riapertura delle attività scolastiche.
  9. Si consente lo svolgimento delle attività ordinarie di oratorio. Sono sospese le attività che prevedono la presenza di pubblico, per esempio spettacoli teatrali, cinematografici, tornei e ogni altro genere di aggregazione.
  10. Sono sospese feste e sagre parrocchiali.
  11. I Centri d’ascolto e i servizi della Caritas diocesane e parrocchiali sono aperti e svolgeranno la propria attività in accordo con le rispettive diocesi e secondo le indicazioni delle competenti autorità territoriali.

La situazione è in continua evoluzione pertanto ci riserviamo la possibilità di ulteriori interventi nei prossimi giorni.
Siamo vicini con la preghiera alle vittime e ai loro cari, alle persone colpite dalla malattia, ai loro familiari e amici e a coloro che li stanno assistendo e curando. Ringraziamo ed ammiriamo la disponibilità e il coraggio di medici, operatori sanitari, forze di sicurezza e di vigilanza, volontari, ministri delle comunità, istituzioni locali e statali.

* * * Nota aggiuntiva * * *

In riferimento a quanto disposto al n.2, si aggiunge quanto segue:
Poiché la configurazione territoriale della nostra Diocesi si presenta alquanto differenziata – tra parrocchie di città o di periferia, di mare o di collina, con chiese grandi o piccole – si raccomanda ai parroci delle varie zone pastorali di adottare in merito orientamenti condivisi, tenendo in debito conto anche eventuali ordinanze, emanate dalle rispettive Amministrazioni Comunali”
+ Francesco Lambiasi