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Coronavirus Rimini: contagi stabili, purtroppo altri 6 decessi. Ma in Regione si guarisce di più

Coronavirus Rimini: ancora in calo i nuovi contagi (+22, di cui uno di fuori regione, 12 pazienti maschi e 9 femmine), purtroppo si registrano ancora 6 decessi. Riguardano 4 donne di 78, 86, 88 e 91 anni e 2 uomini di 80 e 84 anni. Sono 120 complessivamente le persone che hanno perso la vita in provincia. Si registrano 25 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, con doppio tampone negativo. Si tratta di 8 pazienti di sesso femminile e di 17 uomini. Altre 30 persone circa sono uscite dalla quarantena, per cui il totale complessivo è pari a oltre 500. Restano attualmente in isolamento domiciliare poco meno di 2.000 persone, comprendenti sia gli ammalati sia chi ha avuto contatti stretti con casi positivi accertati. Ma in tutta la Regione continuano a salire le guarigioni, con un significativo balzo in avanti oggi (+196) che porta il totale a 2.397. In provincia di Rimini salgono così a 1.575 i contagiati totali: 1.495 residenti in provincia e 80 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali. 20 persone sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e l’unico ricoverato non è in terapia intensiva.
I posti letto aggiuntivi sono 234 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 a Riccione. Due i punti triage: 1 nella Repubblica di San Marino; 1 presso la Clinica privata “La Nuova Ricerca” a Rimini.

A San Marino
Restano proporzionalmente alti i numeri di nuovi contagiati nella Repubblica del Titano: +11 ieri. Però è il terzo giorno consecutivo che non si registrano decessi nell’Antica Terra della Libertà, e ci sono 5 nuovi guariti.
In totale sono 205 i casi positivi (+11), di cui 49 ricoverati all’Ospedale di San Marino (14 in Rianimazione con sintomatologia severa, 7 femmine e 7 maschi, 35 nelle degenze di isolamento predisposte con sintomi moderati, 17 maschi e 18 femmine) e 156 in isolamento a domicilio (femmine 74, maschi 82). 32 purtroppo i decessi totali.
40 i guariti (+5). 96 i dimessi a domicilio per migliorate condizioni cliniche.
423 le quarantene domiciliari sui contatti stretti compresa la rete familiare, amicale e personale sanitario (378 laici, 38 sanitari, 7 Forze dell’Ordine), 823 le quarantene terminate, 1246 il totale delle quarantene attivate.

La situazione in Regione
17.556 i casi positivi in Emilia-Romagna, 467 in più rispetto a ieri. L’aumento dei casi di positività è tuttavia contenuto se paragonato a quello dei giorni scorsi (tra sabato e domenica, infatti, l’aumento era stato di 549 unità). I casi lievi in isolamento a domicilio sono 7.795. Continuano a salire le guarigioni, che arrivano complessivamente a 2.397 (+196). In calo i ricoverati. E 2 pazienti in meno nelle terapie intensiva e negli altri reparti Covid: -35. I decessi sono 2.108, 57 in più. Procede il piano di rafforzamento dei posti letto: 5.196 quelli già allestiti in tutta la regione, di cui 573 per la terapia intensiva.
“E sono 72.163 i test effettuati, 2.177 in più” dice con orgoglio il commissario ad acta Segio Venturi.
Complessivamente, sono 7.795 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (317 in più rispetto a ieri). 372 le persone ricoverate in terapia intensiva: due in meno rispetto a ieri, così come continuano a diminuire i ricoverati nei reparti non di terapia intensiva, che oggi sono 3.804 (-35). In calo anche i decessi: 57, purtroppo, quelli nuovi – di cui 31 uomini e 26 donne – ma il giorno prima erano stati 74); il numero complessivo sale così a 2.108.
Un dato importantissimo, è quello relativo alle guarigioni, salite a quota 2.397, ben 196 in più rispetto a ieri). 1.432 di queste riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 965 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Domenica, dal Dipartimento nazionale sono pervenute all’Agenzia 102.000 mascherine chirurgiche, 79.200 mascherine ffp2, 123.000 monovelo Montrasio.
Si confermano 33 i punti-triage attivi in Emilia-Romagna: 10 davanti alle carceri e 23 davanti agli ospedali.

Provincia per provincia
Per quanto riguarda i nuovi decessi riguardano 13 residenti in quella di Parma, 11 residenti in provincia di Bologna (nessuno nel territorio imolese), 10 residenti nella provincia di Piacenza, 8 in quella di Reggio Emilia, 6 in quella di Modena, 6 in quella di Rimini, 2 in quella di Ferrara, 1 nella provincia di Forlì-Cesena (a Forlì).
I casi di positività sul territorio, sono così diffusi: 3.167 Reggio Emilia  (101 in più), 2.936 Piacenza (44 in più rispetto a ieri), 2.691 Modena  (82 in più), 2.300 Bologna (93in più), 317 Imola (3 in più), 2.317 Parma (42 in più), 1.575 Rimini  (22 in più), 1.015 Forlì-Cesena   (di cui 546 Forlì, 20 in più rispetto a ieri, e 469 a Cesena, 18 in più), 728 Ravenna (20 in più), 510 Ferrara  (22 in più).
5.196 i posti letto aggiuntivi, 97 in più rispetto a ieri, tra ordinari (4.623) e di terapia intensiva (573).
Nel dettaglio: 667 posti letto a Piacenza (di cui 46 per terapia intensiva),  1.081 a Parma (68 terapia intensiva), 726 a Reggio Emilia (64 terapia intensiva), 561 a Modena (86 terapia intensiva),  1.140  nell’area metropolitana di Bologna e Imola  (164 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 264 Ferrara (38 terapia intensiva), 754 in Romagna, di cui 107 per terapia intensiva (nel dettaglio: 234 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 125 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 34 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).

Volontari all’opera
Ieri sono stati 485 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati; dall’inizio dell’emergenza, si contano 13.592 giornate. Le principali attività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, il trasporto campioni e la consegna dei farmaci (Cri e Anpas, totale 96), il supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione, con un rilevante apporto degli scout Agesci (in totale 313, di cui 100 scout), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso (12 a Parma). Proseguono inoltre i turni degli Alpini (Ana-Rer) presso l’ospedale da campo di Bergamo e le attività di supporto logistico.