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Coopsette, adesso spegni l’Enel

Se vogliamo prendercela con gli arbitri per commentare l’ennesima sconfitta dei Crabs (la settima in casa!) non si afferma una cosa campata per aria, lo diventa se è l’unica giustificazione per piangersi addosso. Perché in una gara dall’equilibrio quasi perfetto per 30’, la Coopsette nell’ultimo quarto, si è espressa su di un livello amatoriale per non dire peggio, con ogni giocatore che giocava per conto suo confidando nella realizzazione di bombe, tante e molte senza senso, tirando invece appena due volte da 2 senza centrare peraltro il canestro. E, come se non bastasse, commettendo anche una serie di falli perché gli avversari fuggivano da tutte le parti: negli ultimi 10’ Veroli ha realizzato ben 13 punti su 15 tentativi dalla lunetta. Indubbiamente il nervosismo ha avuto la sua bella parte perché oltre ad intestardirsi nelle bombe (alla fine i tentativi saranno 32) non si riesce a capire perché avendo a disposizione la netta supremazia sotto le plance, 47 rimbalzi (di cui 20 in attacco) contro i 34 dei lombardi, le conclusioni da sotto siano state relativamente poche. A ciò si deve aggiungere il comportamento dei granchietti, in primis di capitan Scarone che forse perché non in buone condizioni fisiche, si è impegnato più a protestare e brontolare con gli arbitri che a giocare; di Zanus giustamente espulso per un brutto fallo di reazione e di tutta la squadra sembrata troppo timorosa. Un ko che per fortuna non peggiora la classifica, grazie alle contemporanee sconfitte di Imola (a Jesi) e Roseto (con Venezia), per cui rimangono 4 i punti di vantaggio sui due fanalini di coda. Insomma, la situazone non è pesantissima, ma bisogna tornare subito alla vittoria. Già da sabato sera, quando al 105 Stadium (palla a due alle 20.45) davanti alle telecamere di RaiSport, salirà l’Enel Brindisi più avanti di due punti.
Giudice sportivo. Nel frattempo, la gara con i cremonesi, è costata “cara” alla Coopsette. Il giudice sportivo, infatti, ha condannato i riminesi a un’ammenda di 1.467 euro “per offese e minacce verbali collettive frequenti del pubblico agli arbitri”. Altri 2mila euro sono stati spesi per commutare la giornata di squalifica di Zanus Fortes.

Pier Luigi Celli