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## Convergenti dalla community alla comunità

Comunità convergenti è il titolo del convegno organizzato dall’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali (UCS) che si è svolto ad Assisi dal 9 all’11 maggio.
Nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali di quest’anno, Papa Francesco ha sottolineato come una sfida del nostro tempo sia il passaggio dalla “community” alla “comunità”: è proprio la comunità luogo vivo di incontro con il Signore con le persone, persone che entrano in relazione tra loro condividendo la vita, le proprie esperienze quotidiane.
Sono intervenuti diversi esponenti del panorama ecclesiale e accademico sul tema della comunicazione: tra questi il card. Gualtiero Bassetti (presidente della CEI), Vincenzo Morgante (direttore di TV2000), giornalisti di Avvenire e di RaiNews24 e alcuni ricercatori del team di Pier Cesare Rivoltella (CREMIT – Università Cattolica di Milano).
Don Ivan Maffeis (direttore dell’UCS nazionale) ha aperto il convegno rilanciando l’invito del Papa a conoscere e abitare il contesto digitale, vera risorsa per le relazioni interpersonali, e soprattutto a ritrovare la bellezza dell’incontro. In questa linea il convegno ha posto al centro il condividere contenuti di qualità quale occasione di formazione, ma anche scambio di esperienze (non solo di community ma di comunità).
È stato dato ampio spazio nella giornata conclusiva anche ad alcuni progetti che l’UCS ha seguito con alcune diocesi, tra cui quella di Rimini. Quest’anno, infatti, è nata una collaborazione con l’Ufficio Nazionale, nell’impegno di promuovere la lettera pastorale del vescovo Francesco di quest’anno dal titolo: “Vi annuncio una grande gioia. Tutti chiamati alla santità”.
Insieme ai media diocesani (tra cui ilPonte, IcaroTV e NewsRimini) è nato un progetto per promuovere la lettera fornendo attraverso le catechesi della Quaresima cinque parole chiave individuate dal Vescovo, con altrettante storie, sui verbi quaresimali e pasquali. In ogni puntata de “I giorni della Chiesa”, infatti, il Vescovo ha trattato un verbo e affiancato una storia di vita vissuta nel tempo in preparazione alla Pasqua. Lo stesso ha fatto il nostro settimanale.
Il lavoro di quest’anno, non privo di alcune criticità, è stato positivo e occasione preziosa per aprire un processo tuttora in corso. Comunicare la Fede nel Signore Gesù è la missione di noi cristiani, ed è bello farlo valorizzando le ottime competenze e professionalità di chi lavora nei nostri media diocesani. Non possiamo mai dimenticare, infatti, che anche chi è chiamato a raccontare il vissuto delle persone ha a sua volta una storia personale, con cui guarda la realtà e soprattutto una Fede, attraverso cui prende forma la narrazione.
Valorizzare l’esistente è, infatti, l’invito che la realtà ci pone davanti: crescere nella convergenza tra i media diocesani affinché diventino sempre più un “hub relazionale”, uno spazio fecondo cioè di relazione e condivisione in cui ciascun attore si senta coinvolto e valorizzato nell’annuncio del Vangelo.
Degno di nota al convegno di Assisi è stata la presenza di vari direttori degli uffici di comunicazione delle diocesi in tutta Italia. Anche nei luoghi informali come un pranzo o una cena, il conoscersi e scambiarsi esperienze ci ha permesso di vivere un ampio respiro di Chiesa, in cui notare come varie esperienze virtuose possano essere un patrimonio condiviso e utile anche per la realtà del nostro territorio. Come dice, infatti, il messaggio del Papa rilanciando la lettera agli Efesini: “siamo membra gli uni degli altri”. Ed è su questo tracciato che il Signore ci chiama a camminare oggi.
Eugenio Savino