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I cittadini che sfornano per il paese

Il primo agosto, festa di San Leone, patrono di San Leo, nel suggestivo borgo della Valmarecchia si è costituita ufficialmente la prima Cooperativa di Comunità del territorio della Valmarecchia e della provincia di Rimini.
A fondarla oltre una trentina di cittadini determinati, supportati da Confcooperative Ravenna-Rimini e con il supporto dell’associazione Figli del Mondo e dell’acceleratore di start up Primo Miglio. Obiettivo: rivitalizzare la comunità di San Leo sviluppando attività commerciali, turistiche e di cura del territorio.
“La cooperativa di comunità – spiega Roberto Brolli, segretario di Confcooperative Ravenna-Rimini – è uno strumento attraverso il quale i cittadini sono al contempo produttori e consumatori di beni e servizi all’interno di un territorio circoscritto. Si occuperà infatti del mantenimento del territorio, di mantenere vivi i servizi, le attività, ma soprattutto il benessere della persona, rendendo la città il più possibile vivibile. Perché è un pezzo di storia e un baricentro importante per l’entroterra e la costa”.
“Una delle ferite più dolorose della comunità – racconta Andrea Zanzini di Figli del Mondo – è stata la chiusura del forno di paese avvenuta alcuni mesi fa. Un po’ perché è scomparso un servizio importante per le famiglie che ancora abitano nella parte alta del Paese, un po’ perché si trattava di un luogo identitario dove, negli anni, si sono costruite relazioni e persino risolti dei conflitti. Una volta compreso il legame affettivo con questa attività abbiamo proposto ai cittadini di costituire la cooperativa di comunità partendo proprio dal recupero del forno, pur nella consapevolezza che questo sarebbe stato solo il primo passo”.
Ed è proprio dalla chiusura del forno che è partito il movimento cittadino che ha portato alla realizzazione di tutto questo.
Durante la conferenza stampa di presentazione si è svolto anche il “passaggio di consegne” del forno da Vittorio Giorgini, lo storico fornaio che ha lavorato nella bottega di paese dalla fine degli anni ’50, a Marco Angeloni, presidente della cooperativa Fer-Menti Leontine.
Gli incontri, per dare vita alla cooperativa, sono partiti lo scorso ottobre e si sono susseguiti per tutto l’inverno e oltre. In questi mesi, una trentina di cittadini di età compresa tra i 24 e gli 80 anni si sono formati – anche grazie al supporto di Giovanni Teneggi, esperto di cooperative di comunità per Confcooperative – e hanno compreso il potenziale della cooperativa, e fatto valutazioni sulle attività, commerciali e non, da poter avviare.
È probabile che la prima cooperativa di comunità della Valmarecchia e di Rimini avrà presto delle “sorelle”.
“Abbiamo avuto incontri nel comune di Casteldelci, Verucchio e Novafeltria, in particolare nella frazione di Secchiano e abbiamo riscontrato un grande interesse da parte dei cittadini”, ammette soddisfatto Roberto Brolli.