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Brighi, giallorosso dalla gioia

La sua prima doppietta in giallorosso ha spinto la Roma in testa al girone di Champsions League. La sua esplosione in mezzo al campo, ha garantito alla squadra di Spalletti la quadratura del cerchio, e i risultati non si son fatti attendere: cinque vittoie e un pari tra Champions e campionato, e una ritrovata fiducia. Quella che Matteo Brighi, l’ex golden boy del Rimini, non ha mai perduto.
179 cm per 78 kg di peso, Brighi è cresciuto nel vivaio della sua città natale, Rimini, dove in due anni di serie C2, è sceso in campo 44 volte segnando sette reti. Nella stagione 2000/2001, fa un triplo salto passando in serie A: con la Juventus giocherà 11 volte. Ma già l’anno precedente la Vecchia Signora aveva messo le mani sul centrocampista, che aveva però chiesto di essere lasciato ancora una stagione in Romagna per completare gli studi. La Juve però gli fa fare il giro d’Italia. Indossa così la maglia di Bologna, Parma, Brescia e Chievo, prima di finire (all’età di 26 anni) a titolo definitivo alla Roma (con la quale ha prolungato il contratto fino al 30 luglio 2012 nell’ambito dell’affare Emerson.
Brighi ha vestito a lungo la maglia della Nazionale italiana, laureandosi campione Europeo U-21 nel 2004.
La scelta di restare alla Roma, anche quando sembrava che per te ci fosse poco spazio, si è rivelata esatta.
“Devo ammettere che sia la società che l’allenatore hanno influito molto su questa scelta. La Roma ha creduto in me, e mister Spalletti si è opposto quando a inizio stagione ho manifestato il desiderio di cercare un’altra squadra per giocare con più copntinuità. Lo devo ringraziare. Avevo la convinzione che il lavoro avrebbe pagato e, sapendo di poter contare sulla fiducia del tecnico, ho continuato a prepararmi in silenzio. Adesso se ne stanno vedendo i frutti”.
Ed è arrivata anche una doppietta, per giunta in Champions.
“Una grande emozione. Non sono abituato a segnare tantissimo, già la prima rete al Cluj mi aveva regalato gioia, figuriamoci la seconda”.
Anche in campionato la Roma e la tua carriera è ad una svolta.
“Dobbiamo risalire la classifica e ogni gara con chi ha più punti ci può permettere di accorciarla. Dopo un tribolato avvio di stagione ci stiamo prendendo delle belle soddisfazioni.
La Nazionale?
“Io continuo a lavorare, per me e per la Roma. Lippi sa fare il proprio lavoro e lo ha già dimostrato. Sa cosa fare”.
E il Rimini?
“Seguo sempre i biancorossi, e sono contento per gli ultimi risultati ottenuti, segno che la squadra si è ripresa. Ne sono contento”.

P. Guiducci / R. Bonfantini