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Bando Periferie, i finanziamenti sembrano salvi

Bando Periferie, i finanziamenti sembrano salvi. Ma l’uso del condizionale è d’obbligo. Perché dopo il no del Governo e la riapertura da parte del Presidente del Consiglio, arriva la Fiducia della Camera al decreto Milleproroghe che rischia di mandare un’altra volta tutto all’aria. E Rimini Nord sta a guardare con il fiato sospeso.

Con ordine.

Tutto inizia nei primi giorni di agosto quando il Governo blocca i finanziamenti che dovevano confluire nelle casse di Palazzo Garampi per la realizzazione del nuovo lungomare di Rimini nord. Progetto già approvato e con i cantieri pronti ad aprire.

Abbiamo stipulato una convenzione con i precedenti Governi Renzi e Gentiloni, ci sono procedure avviate, contratti firmati, adesso non si può bloccare tutto, è una pazzia” tuona il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Che calca la mano: “È una delle più grandi rapine subìte. Ma non staremo fermi a guardare”. Pronti il blocco dei pagamenti Imu a Roma e il ricorso giudiziario. Passano i giorni, montano le polemiche politiche con Lega e M5S che attaccano il PD che, a sua volta, replica. Sembra il tutto contro tutti. Il clima si fa incandescente a fine mese con tanto di viaggio nella Capitale da parte dei sindaci interessati. Si parla, si discute, ma una soluzione sembra non trovarsi. Fino a mercoledì 12 settembre quando, sempre a Roma, i primi cittadini vengono accolti dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che cambia le carte in tavola: “Abrogheremo nei prossimi giorni, con il primo decreto utile, l’emendamento inserito nel Milleproroghe che sospende le convenzioni e i finanziamenti per 96 progetti del Bando Periferie”. Bene, bravo, bis. Con il sindaco Gnassi che tira un bel sospiro di sollievo. “Il Presidente Conte e il suo staff hanno dovuto prendere e hanno preso atto dell’insussistenza delle argomentazioni alla base dello stop. Siamo pronti a far ripartire i lavori”. Poi, però, arriva il colpo di scena che non ti aspetti con la Camera dei Deputati che pone la fiducia al decreto Milleproroghe senza recepire l’intesa raggiunta e senza accogliere la richiesta di chiarimenti avanzata dal Partito Democratico che ha deciso, di conseguenza, di fare ostruzionismo. Adesso non rimane che attendere perché certamente ci sarà una nuova puntata di quella che è diventata una vera e propria telenovela. Puntata che molto probabilmente metterà fine alla querelle.