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Artisti in Piazza, un gioco lungo 23 anni


Un gioco. Un grande gioco dal quale non si esce né vincitori né vinti perché l’importante – in perfetto spirito decouberteniano – è partecipare. È lo spirito di “Artisti in Piazza”, il festival internazionale delle arti performative in programma a Pennabilli dal 13 al 16 giugno prossimi. Quattro giorni di teatro di strada, musica, danza, nouveau cirque, clownerie, teatro di figura proveniente da tutto il mondo. Sono infatti 52 le compagnie internazionali che si esibiranno in 25 punti spettacolo, tra cui diverse anteprime assolute e nazionali. Una di queste è la compagnia modenese Teatro dei Venti, tra i protagonisti assoluti di questa 23esima edizione: nella piazza del Comune porterà in scena in prima assoluta “Moby Dick”, “un romanzo che diventa teatro di strada e rende protagonista anche il pubblico” assicura il regista Stefano Tè. È proprio lui a definire Artisti in Piazza il festival più riuscito d’Italia”.
Il tema 2019 è dunque il gioco. E non poteva essere diversamente per una manifestazione “nata proprio come un gioco. – chiarisce il direttore artistico Enrico Partisani – Il risultato sono 23 anni di partecipazione collettiva. Non è importante ciò che fai ma come lo fai”. E Pennabilli ha dimostrato che artisti, staff, pubblico e territorio possono tutti partecipare in maniera attiva, ludica e gioiosa.
Per il sindaco di Rimini Artisti in Piazza è “una sfida vinta, un’eccellenza culturale, interlocutore naturale di Rimini insieme ad esperienze come Santarcangelo dei Teatri” l’ha definita Andrea Gnassi durante la presentazione.
Diverse le novità dell’edizione 2019. Tra queste, l’acquisto del biglietto (o abbonamento) in prevendita, attivo su liveticket: contrariamente a quanto accade, la prevendita costerà di meno. “E’ un servizio aggiuntivo col quale intendiamo premiare gli affezionati, – rilancia Partisani – oltre a ridurre le code, facilitare l’afflusso alla manifestazione e ridurre l’uso della carta stampata, dando un contributo alla sostenibilità”. Il festival ha infatti ideato Go Green!, progetto di sostenibilità che prevede tra l’altro l’incentivazione del car sharing e dell’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto, l’utilizzo di carta riciclata e quello di borracce in alluminio riciclato da riempire nei punti acqua e niente plastica. Si utilizzeranno solo stoviglie lavabili di ceramica: “Artisti in Piazza” cerca 1.000 piatti (700 piani, 300 fondi) per “sfamare” gli artisti. Ci sarà teatro, ad Artisti in Piazza, con le Baccanti e Andrea Loreni (ricordate il funambolo che nel 2001 attraversò su fune dalle vette di penna a quelle di Billi?) nello spettacolo “Atto Primo”. E ancora Balletto Civile in “Pezzo Orbitale – Dedicato a chi cade” nell’Orto dei Frutti Dimenticati. Poi il circo contemporaneo, ottimamente rappresentato dal Circo El Grito, mentre il teatro di figura vedrà in scena Zero En Conducta con l’anteprima italiana “Eh man hè”. Tanto lo spazio riservato alla musica che rappresenta il 50% dei contenuti del festival. Guest star la turca Gaye su Akol, artista etnico-rock molto apprezzata da pubblico e critica. E ancora gli inglesi Henge (dance elettronica) e il nostrano Lorenzo Kruger, il cantante dei Nobraino, impegnato a Pennabilli per solo pianoforte e voce. Sul gioco scenderà in campo anche Roberto Mercadini. “Artisti in Piazza” ha un budget di 360.000 euro, dei quali 120.000 da finanziamenti (Ministero Beni e Attività Culturali, Regione, Destinazione Romagna), tutto il resto proviene dalla vendita dei biglietti. Per un gioco in campo da 23, è un risultato tutt’altro che disprezzabile.
Paolo Guiducci