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Arte nel quotidiano non domestico

Il titolo fa già presagire qualcosa d’insolito e antitetico: “Quotidiano non domestico” è una rassegna culturale, che avrà come teatro il Salone Snaporaz di Cattolica, e come tema l’irruzione della quotidianità nell’arte. L’iniziativa, organizzata dalle associazioni Celesterosa ed Effetto Notte (in collaborazione col Comune di Cattolica), si articolerà in una serie di appuntamenti tra il 22 marzo e il 19 aprile, per indagare l’insolito quotidiano nella letteratura, nel teatro, nel cinema, nel fumetto e, per non farsi mancare nulla, anche nella musica (info: 0541/966778).
Il filo conduttore delle serate è senza alcun dubbio intrigante: sarà quell’atto irrazionale e inspiegabile che demolisce ogni certezza logica, quell’inaspettata sensazione perturbante che si prova fra le domestiche pareti di casa, di fronte all’irruzione dell’indicibile, o alla presenza di un atto mancato o di un lapsus, quando si è improvvisamente indotti a dubitare della realtà. O comprendere come l’inadeguato al vivere, l’inetto, sia l’unico in grado di avere un doppio sguardo sulla quotidianità.
La serata d’apertura sarà dedicata alla musica, con il pianismo jazz di Danilo Rea che rende omaggio a Fabrizio De André. Toccherà poi alla letteratura italiana e ai fumetti: da una parte l’avanguardia di Palazzeschi, con un raro e prezioso racconto letto e interpretato da Anna Meacci, con l’accompagnamento degli Henry Red Group; dall’altra quel genere tutto postmoderno che è il romanzo a fumetti con LMVDM ovvero La mia vita disegnata male di Gipi (nella foto), il più acclamato autore italiano del momento. Nella sezione teatro ci sarà Dostoevskij con un passo tratto da I fratelli Karamazov. E per il genere romanzo sarà presentata una rivisitazione del capolavoro di Salgari Le Tigri di Mompracem. Nella sezione cinema saranno proiettati Tempi Moderni, reazione di Chaplin al neonato cinema sonoro e alla civiltà delle macchine, Playtime di Tati, e si terminerà con la denuncia d’imbarbarimento umano e sentimentale di Kaurismaki nel suo Juha, ultimo film muto datato 1999. Otto incontri per sondare il regno dello sconcertante, dove l’evento implausibile contraddice (o sembra contraddire) le leggi della causalità domestica.
Accanto agli eventi scenici, per accontentare anche gastronomi e buongustai, un momento di convivialità con assaggi di vivande e vino: dopo ogni spettacolo sarà possibile apprezzare le virtù del Sanguis Jovis, o Sangiovese, il nostro vino “quotidiano”, accompagnato da buon cibo.
L’intera iniziativa sarà affiancata dal laboratorio pomeridiano La mia avventura quotidiana, rivolto a tutti, che ispirandosi al tema della rassegna guiderà i partecipanti nella costruzione di un libro le cui pagine racconteranno le meraviglie, le avventure e gli incontri che possono nascondersi in una giornata qualsiasi.

Genny Bronzetti