Home Attualita Appello all’umano, giovedì la preghiera per la Siria

Appello all’umano, giovedì la preghiera per la Siria


Quell’Appello all’umano partito da Rimini è da anni che raggiunge tutta l’Italia e si dipana anche oltre i confini del BelPaese. E puntuale fa sentire la sua voce, che si distende in preghiera. Giovedì 20 febbraio, alle ore 21, piazza Tre Martiri ospita il prossimo appuntamento dell’Appello all’umano, la preghiera del rosario per ricordare le violenze e le persecuzioni dei cristiani in tutto il mondo. Prosegue dunque la tradizione della preghiera in piazza, come ogni 20 del mese avviene a Rimini e in altre città italiane e straniere (sul sito www.nazarat.org si può trovare il programma dettagliato di ogni singola iniziativa).
L’attenzione del Comitato resta puntata in particolare sulla drammatica situazione della Siria. Una decina di giorni fa Papa Francesco ha rilanciato un appello dopo l’offensiva che ha coinvolto la città di Idlib nel nord ovest del Paese. In particolare la popolazione civile sta patendo le conseguenze del conflitto che ha coinvolto ora le forze del regime, quelle russe e quelle turche. Il nunzio apostolico in Siria Mario Zennari ha parlato di “catastrofe umanitaria”. Profughi e popolazione civile subiscono le peggiori conseguenze di questo conflitto su cui, fra l’altro, è calato il silenzio dei media e delle tv. Molto critica è anche la situazione in Nigeria dove la persecuzione dei cristiani è particolarmente intensa da anni e anche qui nel quasi totale silenzio dei mass media. Per questo l’impegno di preghiera e solidarietà coi fratelli che soffrono resta intatto. “A proposito di preghiera – spiegano dal Comitato – abbiamo realizzato il manifesto ispirati da una frase del servo di Dio don Oreste Benzi: «La preghiera in pubblico è manifestazione della nostra certezza che la preghiera vincerà le resistenze umane e che la fede va oltre, molto oltre gli intendimenti umani»”.
Insieme alle persone che si ritrovano in piazza Tre Martiri dall’agosto 2014, si uniranno, come di consueto, altre città in Italia e all’estero nonché una trentina di comunità religiose e monastiche, anche queste in Italia e nel mondo.