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Quando anche il meno è una vittoria

Quando anche un segno “meno” può far esultare. Succede a Sant’Agata Feltria e non è uno scherzo. Dopo anni di trend demografici caratterizzati da perdite consistenti (nel quinquiennio 2001-2016 è -9,7%), l’emorragia si è fermata. Sant’Agata dunque “tiene”, e il merito non è neppure da ascrivere ad un maggiore arrivo di stranieri. Questo sostanziale “pareggio” demografico va poi a braccetto con l’ottimo risultato ottenuto sul fronte del reddito medio pro capite.
La diminuzione di residenti al 31.12.2017 è di sole 4 unità: 2.121 residenti contro i 2.125 del 2016. Il paese è popolato da 946 famiglie (erano 949 l’anno precedente, 950 nel 2012), oltre a cinque “convivenze” (casa di riposo per anziani, suore clarisse e frati cappuccini, caserma e casa parrocchiale).
Eppure S. Agata è molto parca quando si parla di fiori d’arancio: appena 7 nella stagione trascorsa (curiosamente, numero invariato rispetto al 2011 e al 2012). I “sì” pronunciati in municipio sono il doppio di quelli celebrati in chiesa: 5 contro 2.
Gli abitanti sono perlopiù concentrati nel capoluogo (1.055 residenti), seguito da Romagnano con 400 abitanti, mentre San Donato non supera le 200 unità, e le altre nove frazioni vantano numeri ancora più esigui fino alle poche unità di Rivolpaio.
Il bicchiere è mezzo vuoto se si osserva il saldo naturale. Ai 14 bambini nati nel 2016 (5 maschi 9 femmine), fanno riscontro 30 decessi. Il saldo naturale è dunque negativo: -16, “ma anche in questo caso con valori decisamente meno marcati che in precedenza” fanno notare dall’Ufficio Anagrafe.
Bicchiere mezzo pieno, invece, per i nuovi residenti. A fine 2017 all’ombra di Rocca Fregoso sono stati 64 i nuovi arrivati, contro i 52 che se ne sono andati: saldo +12. Diminuiscono gli stranieri: sono 130, 17 in meno rispetto al 2013. Il nucleo più numeroso è quello rumeno (47). Curiosa la presenza numerosa (15) dei pakistani, una singolarità in alta Valmarecchia. 10 i marocchini, 9 gli slovacchi, 1 presenza per Bangladesh, Cuba, Rep. Dominicana, Kosovo, Madagascar, Polonia, Regno Unito, Svizzera.
“La diminuzione c’è ma è contenuta – il commento del sindaco Mino Cerbara è improntato all’ottimismo – e fa il paio con la crescita del reddito pro capite (13.450 euro reddito Irpef medio dichiarato)”.

Paolo Guiducci