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Cinema Teatro Tiberio – A passo d’uomo. Alla ricerca della vita

Santiago

Mete lontane o vicine, sempre più persone abbracciano il pellegrinaggio. Scelta o moda?
“Il pellegrinaggio non è trekking: è una metafora della vita” afferma Franco Boarelli dell’associazione ambientalista Umana Dimora che coniuga esperienza interiore a riscoperta della natura. La passione ha condotto questa associazione riminese ad abbracciare il percorso francescano, il cammino Rimini-La Verna ad esempio.
Partire. Ma perché mettersi in cammino, non importa quanto sia lungo il viaggio? Lo si fa per affrontare la vita con una velocità diversa da quella quotidiana, ma anche per chiedere una grazia, oppure semplicemente per ringraziare. Per pochi giorni o in occasione di una meta lontana, in cammino si va per riscoprire se stessi. “Il pellegrinaggio è una corda che tocca l’anima” è la nota suonata da Vinicio Zeppilli, da anni factotum de La Pedivella. Lui a Santiago di Compostela è arrivato diciassette volte, a piedi, in bicicletta o accompagnando gruppi, ma se la meta è importante decisivo è il cammino che diventa pellegrinaggio.
Tanti si incamminano lungo i sentieri della vita, a Santiago di Compostela ma anche a Roma, La Verna, Sarsina, all’eremo di Carpegna, al Santuario Madonna di Bonora di Montefiore, specie in questo mese di maggio.
Che sia un segno dei tempi, il desiderio nella frenesia odierna di riscoprire il tempo per camminare? Sul tema del pellegrinaggio una corale voce cinematografica si leverà al Cinema Teatro Tiberio, realtà culturale scelta dall’Acec (associazione cinematografica esercenti cattolici) per rilanciare – in collaborazione con Notorius Rimini Cineclub – la rassegna nazionale. Le tre proposte sono raccolte sotto il titolo “Alla ricerca della vita – A passo d’uomo”: tre film sul cammino ai quali seguirà una conferenza finale il 6 giugno con padre Stefano Zamboni (Pontificia Università Lateranense) dal titolo: “Esiste un’ecologia cristiana?”, sottotitolo: “In ascolto dell’Enciclica «Laudato si’» di Papa Francesco”. Il Cinema Tiberio ha pure organizzato una seguitissima tavola rotonda in tivu sugli schermi di IcaroTv.
Tre film dedicati al cammino (ogni pellicola sarà abbinata ad un testimonial, buio in sala alle ore 21), tre documentari imperniati sull’esperienza del viaggio con il mezzo più antico del mondo, i piedi, tra gioie e fatiche, la paura di non farcela e la voglia di arrivare alla meta, per scrollarsi di dosso l’apatia casalinga, entrare in sfida con se stessi e misurarsi con un percorso che non è solo chilometri da contare ma soprattutto esperienza di vita.
Che si tratti di pellegrini sulla via per Santiago de Compostela o di viaggiatori immersi nella natura della via Francigena o scopritori della via Appia, rivelatrice di storia e storie, in questi tre film (Sei vie per Santiago, regia di Lydia Smith, lunedì 15 maggio, tra gli intervistati lo scrittore Enrico Brizzi; I volti della via Francigena, lunedì 22 maggio di Fabio Dipinto; lunedì 29 maggio: Il cammino della Via Appia, per la regia di Alessandro Scillitani con Vinicio Capossela) incrociamo testimonianze di uomini e donne, lo sguardo si apre a nuove “piste di esperienza” e ci si tuffa nella Storia antica grazie al cinema, da sempre ideale esperienza di viaggio. “Ci piace pensare – suggerisce Stefano Tonini, il responsabile del Tiberio – che la sala cinematografica con le sue suggestioni possa essere un punto di partenza per infilarsi scarpe comode, mettersi lo zaino in spalla e partire con il giusto spirito alla scoperta del mondo”.
Il pellegrinaggio come dimensione della vita invita anche a partire leggeri, con in spalla solo l’essenziale.

Paolo Guiducci