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Riforma, Costituzione e referendum

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Riforma costituzionale sì, riforma costituzionale no. Cosa c’è in gioco? Si scalda anche a Rimini il dibattito sulla riforma della Costituzione che sarà oggetto del prossimo referendum popolare. Dopo varie iniziative estive dei “Comitati del No”, l’arrivo al Meeting della ministra Boschi e il suo mancato intervento, è ora la volta di una voce cattolica, quella di Alfredo Mantovano. Il magistrato leccese, 58 anni, già sottosegretario, deputato e senatore (nonché presidente della Fondazione di diritto pontificio «Aiuto alla Chiesa che soffre» e vicepresidente del «Centro studi Rosario Livatino» intitolato al giovane magistrato ucciso nel 1990 da Cosa Nostra per il quale è in corso il processo di beatificazione), interviene giovedì 15 settembre (alle ore 21,15) al Museo della Città nell’incontro dal titolo: «Avanti, popolo! – Riforma costituzionale e referendum – Che cosa c’è in gioco» promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II per il Magistero sociale della Chiesa. L’iniziativa era prevista il 22 luglio scorso ma la cancellazione di un volo aereo costrinse Mantovano a dare forfait. Ora l’incontro viene riproposto e il tema è più attuale che mai.
“Il potere appartiene al popolo – sottolineano gli organizzatori citando la Costituzione italiana – vogliamo così affrontare il tema della riforma cercando di cogliere gli elementi per la formulazione di un giudizio, in modo che il popolo possa essere protagonista ed esercitare il voto consapevolmente. Anzitutto bisogna capire bene che cosa è in gioco, per questo ci siamo affidati ad un relatore anche tecnicamente esperto della materia. Il nostro punto di vista, almeno come tentativo, è quello della dottrina sociale della Chiesa, per questo sottolineiamo: il principio di sussidiarietà, l’importanza del contributo dei corpi intermedi – cioè famiglie e libere aggregazioni – alla realizzazione del bene comune, la necessità di evitare l’eccessivo accentramento e la monopolizzazione dei poteri”. (t.c.)